di CASSANDRA – Sta come una scheggia sotto le unghie la simpatia che suscita a molti Daniela Santanchè. Ora è al centro di una polemica perché, protagonista di una trasmissione in Rai, davanti ad una classe di giovani studenti, alla domanda diretta “Cosa vuol dire per lei il denaro?”, ha risposto: “Che è l’unico vero strumento di libertà. I soldi servono ad essere liberi. E poi soprattutto mio papà ha insegnato a me e ai miei fratelli che chi paga comanda. E lo dico a te che sei una donna. Pagare i propri conti vuol dire anche comandare. E’ un grande strumento di libertà, il denaro”.
Vediamo dove ha sbagliato Daniela Santanché. Facciamo a nostra volta delle domande ai lettori.
1)Non avere autonomia economica rende liberi?
2) Esiste giustizia senza libertà economica?
3) Che potere contrattuale abbiamo se dipendiamo solo dagli altri?
4) Possiamo scegliere se non abbiamo alternative?
5) Senza denaro possiamo scegliere qualsiasi cosa?
6) Senza denaro possiamo decidere per chi lavorare?
7) Possiamo costruirci un futuro senza certezze economiche?
8) Chi reclama l’autonomia, sa che è proprio l’assenza di libertà economica che rende schiavi di un sistema o di qualcosa o di qualcuno?
9) La giustizia sociale dipende dal denaro?
10) Perché le donne sono retribuite in media meno degli uomini?
11) Senza meritocrazia, c’è libertà economica?
La libertà non è solo una battaglia culturale. Non si è liberi solo perché si possiede la conoscenza e la competenza. La cultura. Sapere consola ma anche deprime perché fa vedere cose che altri non vedono. Si è consapevoli di ciò che ci circonda. Compreso anche che la competenza e la conoscenza non sono sempre considerati una premessa essenziale, una priorità, un lavoro. E’ anzi vero l’opposto nella nostra società. Non sapere è meglio. Certo, saper decidere perché si sa comprendere la realtà, rende liberi di scegliere, ma fino ad un certo punto. Santanché, a mio avviso, ha ragione. L’emancipazione e la libertà passano per il denaro, perché è il solo strumento che ci consente di poter scegliere. La cultura, oggi, fa fare la fame. Gli stessi politici non mettono la conoscenza come elemento fondante del proprio agire. Senza denaro, si accetta chi decide per noi.
Che ne pensate, lettori? Non è forse il vecchio adagio dell’avere il coltello dalla parte del manico? Se sei libero economicamente non sei schiavo di nessuno. Ma è certo che avere i soldi non ti rende più intelligente e capace. Quindi una società dove chi comanda è chi ha più soldi di te non è una società di certo basata sulla giustizia. Ma sul cattivo uso delle risorse che non daranno mai benessere ma genereranno sperequazioni e ingiustizie.
Morale, avere tanti soldi ti rende libero, impunito, di sbagliare.