Pnrr al Sud, la ministra del Mezzogiorno vuole sapere in anticipo chi difenderà il bottino nei prossimi 10 anni. Rizzi: Sappiamo chi ringraziare

di Monica Rizzi – Avanti così. Il Pnrr come è noto, e con l’approvazione del partito che usa ancora la parola Nord nel proprio armamentario di ricerca di consenso, porterà al Sud il grosso del bottino ottenuto dal governo Conte1. Grazie al via libera incondizionato della Salvini Premier. Appunto.

Di recente persino Beppe Sala, che non ha la tessera del partito nazionalista salviniano, aveva sollevato la questione per i requisiti per ottenere il restante pacchetto di aiuti del Pnrr. Affermando che sarebbero stati una sperequazione rispetto al Nord. E se lo ha detto lui!

Ora, il piano va avanti, anche se ce ne siamo già dimenticati nell’emergenza di una guerra in Europa. Ma i partiti che sanno di che si vive, cioè di promesse e di Sud da conquistare elettoralmente, iniziano la campagna elettorale. Credo che nulla meglio di questa lunga dichiarazione che segue fotografi l’eredità che ci lascerà un quinquennio di ex Lega al Governo.

“Mi rendo conto che sara’ un percorso molto impegnativo che richiede la collaborazione di tutte le amministrazioni nazionali e locali titolari di interventi del Pnrr e che soprattutto richiede continuita’ nell’azione di governo. Il governo Draghi e’ riuscito a imporre una quantificazione territoriale delle risorse del Pnrr, ma la prossima campagna elettorale decidera’ chi dovra’ gestire la fase successiva del Pnrr e sara’ importante che tutti i partiti politici dicano chiaramente se vorranno agire in continuita’ o in discontinuita’ rispetto al lavoro che e’ stato impostato, soprattutto rispetto alla quota Sud e al cambio di visione anche che abbiamo imposto attraverso le nostre azioni”. Lo ha detto Mara Carfagna, ministra del Sud e della Coesione territoriale, intervenendo da remoto al forum “Le Meridiane – Recovery Sud il capitale delle donne” organizzato nel teatro Petruzzelli di Bari dal Corriere della Sera e Corriere del Mezzogiorno. “Essere riusciti a battersi per esplicitare la quota sud all’interno del Pnrr – ha spiegato Carfagna – e’ solo un primo passo, adesso bisogna fornire a chi verra’ dopo tutti gli strumenti per difendere quota sud e magari implementarla e soprattutto per monitorarne l’attuazione”. Secondo la ministra, quindi, sara’ necessaria “un’azione di continuita’ dei prossimi 5-10 anni, perche’ se garantiremo continuita’ davvero potremo costruire un Mezzogiorno in grado di offrire piu’ opportunita’ di benessere a tutti i suoi cittadini” .

Monica Rizzi, responsabile organizzativo federale Grande Nord

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