Piano Marshall fiscale per Belluno-Dolomiti: adesso è l’ora!

asiago2di MASSIMO VIDORI –  Dopo le ultime giornate disastrose la consapevolezza della fragilità dei nostri territori e delle nostre infrastrutture, la necessità di un attento presidio umano, il costo ed il rischio del vivere in montagna sono chiari e drammatici. Vi sono solo alcune iperboliche ipotesi  sui danni subiti dal territorio, ma fanno accapponare la pelle gli orizzonti che si prospettano.

L’imminente stagione invernale da gestire in termini energetici (tralicci, linee e cabine, forniture, prevenzione e sicurezza) e produttive (turismo). Il ripristino delle infrastrutture stradali, idriche ed idrauliche. La messa in sicurezza di interi versanti di intere vallate.

L’impatto sulla filiera del legname: vi sarà un’abbondanza di materia prima, che se da un lato potrà dare senso anche economico ad imponenti operazioni di recupero, dall’altro altererà le dinamiche del mercato in modo imprevedibile. L’aspetto naturalistico paesaggistico completamente devastato per anni: dove si ribalta una pianta si distrugge il suolo come con una bomba!

Lo spopolamento, già in atto per quasi 2000 persone all’anno, aumenterà certamente. L’arco temporale necessario per pensare di uscire da quanto successo è certamente poliennale, ma rischia di diventare infinito per abbandono! Non potranno certamente bastare gli sms solidali o le raccolte di fondi, che io stesso sto provando ad attivare. Oppure i pochi mesi di deroga al pagamento di mutui ed imposte. Non basteranno i prestiti agevolati da parte di banche private.

Sono anni che si vagheggia sul tema dell’esenzione fiscale di Belluno-Dolomiti, proposto più volte persino come progetto di legge (Bampo ed altri). E’ una partita che vale certamente il residuo fiscale provinciale, che si può stimare attorno ai 700milioni di euro. Ma che potrebbe riguardare solo l’IVA, diventando territorio extra-doganale come Livigno. L’attenuazione definitiva della mungitura statale è diventata imprescindibile. Troppe le criticità strutturali alle quali si somma il disastro ambientale annientano il nostro futuro.

Serve, oggi più che mai, un vero e proprio piano Marshall fiscale per superare il principale ostacolo alla vita in montagna: il costo per stare in Italia. Belluno-Dolomiti ha bisogno di un’opportunità reale per superare l’emergenza, ma, soprattutto, per dotarsi di strutture ed attrattività imprenditoriale adeguate a tenere i montanari in montagna, sviluppando un’economia adeguata alla sopravvivenza delle persone e del territorio.

Ci serve quell’ossigeno che i nostri alberi non produrranno più. Lo Stato saprà fornircelo o continuerà col il suo asfissiante abbraccio mortale?

 

Massimo Vidori

Indipendenza Veneta Dolomiti

 

 

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