“Si abbattono i maiali sani e lasciamo circolare i cinghiali potenzialmente malati, reali vettori dell’infezione. Occorre avviare, invece, azioni di abbattimento mirate dei cinghiali”. Così, il presidente ligure della Confederazione italiana agricoltori, Aldo Alberto, commentando l’ordinanza della Regione Liguria per il contrasto alla diffusione della PESTE SUINA africana. Un provvedimento che, sostiene, “risponde a esigenze di emergenza sanitaria che, se tutte le forze politiche ci avessero ascoltato in questi anni, probabilmente non si sarebbe creata”. Alberto ricorda che “in questi mesi, siamo stati costretti anche a lanciare una petizione popolare per riuscire a modificare la legge regionale, diminuire la presenza degli ungulati e garantire rimborsi diversi agli agricoltori”. Invece, attacca, “l’obbligo di abbattimento dei capi rappresenta una mazzata per tante aziende del territorio e le comunità dove operano. E’ necessario che queste aziende siano sostenute con ristori immediati. Senza dimenticare tutti i danni per le diverse filiere, a partire da quella legata alle attività ricettive, che coinvolgono tante aziende nei territori dell’entroterra”.