di ANGELO VALENTINO – La differenza tra l’Italia e gli altri paese europei, e aggiungerei di altre nazioni africane, sta nella realizzazione in tempi civili delle grandi opere. Quali? Iniziamo dal Tap, gasdotto trans-adriatico . L’Europa attende il gas dell’Azerbaigian.
Poi c’è la tanto contestata Tav. Dovere sapere che la Ue ha stanziato un miliardo per l’opera ma a noi basterebbero 366 milioni di euro per chiudere i lavori ((Tav: la Ue stanzia un altro miliardo. Per finire la Torino-Lione bastano 366 milioni).
Il costo in tutto è di 8,6 miliardi. Non la finiamo? Altri faranno altre opere per bypassare l’Italia.
Vogliamo poi affrontare la Genova-Milano, più conosciuta anche come terzo valico? Parliamone. E’ la nuova linea ad Alta velocità ferroviaria per traffico passeggeri e merci attualmente in costruzione tra Genova e il Piemonte (Novi Ligure-Tortona) (vedi anche qui; Terzo valico Genova-Milano).
Soldi spesi? 1 miliardo sui 6,6 miliardi per completarla. Il Terzo Valico serve a Genova e al suo porto per collegarsi direttamente ai mercati europei oltralpe, fa sapere correttamente il quotidiano di Confindustria. Ma anche se non lo scrive Il Sole24 Ore, è evidente la necessità di potenziare la rete viaria. O vogliamo aspettare la ricostruzione del Ponte Morandi per illuderci che basti questo per competere? “La nuova linea veloce tra la Liguria e la Pianura Padana consentirebbe di collegare Genova con il copoluogo lombardo in circa un’ora”, si legge. Cosa si aspetta?
Veniamo infine al nodo Pedemontana, una storia infinita lunga quanto la Salerno Reggio Calabria, se si va avanti così. La Pedemontana veneta (costo 2,3 miliardi), aspetta e spera.
Come si resta in attesa, tra Lombardia e Veneto, dell‘Alta velocità Brescia-Padova (costo 7,7 miliardi). Tra quanti anni?
Ma la ciliegina resta per il Nord Est il Tunnel del Brennero. Cosa vorrebbe dire avere le merci che viaggiano su rotaia? Cosa c’è da sperare? Che il tunnel del Brennero arrivi presto a compimento.