Perché al Nord virtuoso non date l’autonomia?

Viviamo in un Paese dove la  maggior parte degli elettori, per ignoranza o indottrinamento di parte è contraria al federalismo e alle autonomie locali, che in molti ritengono addirittura pericolose per l ‘unità nazionale.

 Nel frattempo sono venuti al pettine i nodi delle autonomie differenziate di Lombardia, Veneto, Emilia, concordate con il governo precedente Conte ma non attuate per sopraggiunte dimissioni dell’esecutivo in parola. E per il tradimento dei governi successivi.
Comunque sia, allo scopo di evitare possibili penalizzazioni di territorio, reali o presunte, sarebbe quanto mai opportuno che le autonomie differenziate venissero previste per tutte le Regioni, ma come premio comportamentale in fatto di efficienza, secondo il principio: “a migliore amministrazione maggiore autonomia” e per gradi, con possibilità di raggiungere anche l’autonomia speciale; e contemporanea possibilità di retrocessione ad una autonomia inferiore nel caso contrario.
La possibilità di retrocessione porrebbe essere prevista anche per le autonomie speciali già in essere da anni, ad eccezione del Sudtirolo di diritto internazionale con garanzia dell’ Austria. E’ una provocazione o un modo per sbloccare lo stallo romano?
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