Gentile direttore, seguo come tanti il dibattito sulla riforma delle pensioni. Leggo appassionati dibattiti sulla presunta riforma della Fornero, politici che si attaccano vicendevolmente sulle finestre di uscita, sulla previdenza in equilibrio… Quale equilibrio? Ma scusate tanto, che ce ne facciamo di questa dialettica di facciata se poi le imprese non assumono? Che razza di dibattito è se non ci sono le condizioni? Sia chiaro, è vero che le tasse ti mangiano tutti gli utili, ma è anche vero che agli imprenditori, vista l’aria che tira e la fame di lavoro, usano questa strada come alibi per tenerti lontano dalla regolarizzazione. Se non ti accontenti, e non taci, avanti il prossimo disperato come te. Davvero è sempre colpa del governo ladro, di Roma ladrona?
Lettera firmata
Gentile lettore,
non esistono imprenditori o politici che antepongano il diritto degli altri ad avere un futuro davanti al diritto di se stessi di apparire onesti, integerrimi, perfetti, coerenti. Se lo scordi. In Italia è così. E così fan tutti.