Pensioni, opzione donna, che casino…

“L’incontro sulla riforma delle pensioni che si è svolto al ministero del Lavoro è sicuramente utile nel metodo e nel merito, in quanto si è condiviso un percorso complessivo che vedrà i sindacati lavorare insieme al ministero per la riforma previdenziale. A breve dovrebbe arrivare la riformulazione di Opzione donna. Difficile, però, la semplice riproposizione di quella passata. Da parte nostra, abbiamo insistito sulla valorizzazione della maternità, per cui abbiamo accolto con interesse anche l’ipotesi che possa essere introdotto uno sconto di 4 mesi per figlio su tutte le forme pensionistiche. Si potrebbe anche pensare a un assegno più ricco, in alternativa all’uscita anticipata. Si è ribadita l’importanza di arrivare a una pensione di garanzia in favore di tutti coloro che hanno percorsi professionali discontinui, a prescindere dall’età anagrafica”. Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, al termine dell’incontro sulla riforma delle pensioni al ministero del Lavoro.

“Sono anni – aggiunge – che si parla di questo tema con il risultato che i giovani di allora, oggi sono spesso vicino ai cinquanta anni. L’ipotesi di integrazione al minimo per le pensioni contributive basse potrebbe essere praticabile, fermo restando che non deve passare l’idea che non serva versare i contributi per avere la pensione. Abbiamo anche chiesto di valorizzare tutti i periodi studio e non solo la laurea e di eliminare almeno la soglia dell’1,5% dell’assegno minimo per l’uscita. Sicuramente positiva anche la conferma che verrà istituita una commissione sulla sostenibilità della spesa pensionistica, passaggio fondamentale per arrivare alla riforma previdenziale e, finalmente, alla suddivisione fra previdenza e assistenza nel bilancio dell’Inps”, conclude Capone.

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