Pavia, va in onda la prima “censura” tv per Grande Nord. Il Regno Longobardo non si tocca?

tv lottizzata

di CASSANDRA – Sarà, ma la capitale del Regno longobardo non si può espugnare. Conquistata con fatica e rapidi cambi di casacche, gli allora barbari  ora Legaebbasta, attorno al Ticino hanno scavato profondi fossati. E i ponti levatoi? A quelli ci pensa la stampa. E così, al “povero” Roberto Pisani, responsabile di Grande Nord per Pavia, che aveva già postato sui social la locandina con la  sua partecipazione in una tv locale… l’ospitata è saltata. Magari un feudatario ha suggerito al vassallo di chiuderla lì, in fretta, per non disturbare e dare nell’occhio.

Fine della trasmissione prima ancora di iniziare, con un messaggio laconico… “Mi spiace Robi, ma sai com’è… Tra poco ci sono le elezioni…Mi hanno detto che non si può… Magari ne riparliamo ma su Vigevano”. La vecchia Papia capitale poi anche italica, fa sentire la sua voce… E Pisani? La sua partecipazione serale salta, ma almeno sa perché. D’altra parte è così che controlli il consenso, quando un “avversario” teme qualcuno, c’è una strada antica: l’eliminazione fisica, come accaduto, cioè si apre la botola della censura suggerita, e il nemico viene fatto sparire preventivamente. Basta non dare visibilità al rompiscatole di turno e tutti tornano a casa felici e contenti. Per ora.

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