Subito all’incasso. Hanno fatto le scelte azzeccate, hanno consenso, votare a luglio porterebbe al massimo la capitalizzazione del gradimento. Luca Zaia e Michele Emiliano, Veneto e Puglia, di andare al voto a settembre non ne vogliono sentir parlare.
“Non votare a luglio – attacca il governatore leghista – è una sospensione della democrazia, è la verità”. Anche il dem Michele Emiliano morde il freno, arrivando addirittura ad appellarsi al Colle: “L’unica cosa che non stanno riattivando – afferma a Repubblica – è la democrazia e non ne comprendo la ragione visto che la Costituzione non prevede la sospensione delle elezioni. Bisognerebbe votare a luglio e non spostare la data in autunno correndo il rischio di avere dati epidemiologici peggiori. Credo sia opportuno un intervento del presidente della Repubblica, custode della Costituzione”.
A settembre, i primi bilanci della crisi. E lì non basterà un tampone per affrontare il freddo autunno.