Partito dei Veneti, ultima scialuppa

Partito veneti

di Giancarlo Rodegher – E’ arrivato il tempo in cui ogni italiano dovrà fare la sua parte per impedire che i partiti tradizionali, nazionali, ci conducano lentamente ma inesorabilmente verso il baratro sempre più vicino.
Persino i ciechi ed i sordi si saranno accorti che questa Italia non sta andando da nessuna parte e dicendo questo voglio essere buono e meno catastrofista, anche se non ho elementi per non pensare male…
Noi VENETI, almeno tutti quelli che hanno già capito che qui bisogna fare qualcosa per salvarsi, si sono decisi a fondare un PARTITO DEI VENETI che non salverà l’Italia di sicuro ma che tenterà di salvare il VENETO.
Tutto è diventato difficile perché da troppi decenni i politici non hanno messo in cantiere uno straccio di programmazione industriale e di tutela dei territori. Oggi ci troviamo in balia di eventi sempre più catastrofici per il continuo malgoverno di questo paese che è nato come sappiamo ma che non ha fatto nulla per unire ma solo per dividere e foss’anche denigrare o trascurare le peculiarità regionali.
Niente federalismo, niente devoluzione, niente di niente.. nemmeno le autonomie vogliono fare per ignoranza o per mala fede o per qualsiasi altro motivo non più giustificabile.
Gli italioti si sono stancati di tirarsi su le maniche e continuare a pagare tasse che vanno solo a mantenere in vita uno stato ormai obsoleto, incoerente, incapace di generare speranze nei cittadini.
Sembra che l’Italia sia diventata un buco nero che ingoia tutto e tutti senza mai restituire nulla che possa sembrare utile a chiudere questo buco nero pauroso che sembra una apocalisse.
Le soluzioni ci sono sempre state a cominciare da quella di valorizzare le peculiarità delle varie regioni anziché mortificarle in nome dell’unità e della Repubblica una e indivisibile. Poi modernizzare una costituzione che dimostra tutti i suoi anni e anche in quale periodo fu concepita. Inutile dire che non trovo alcun motivo valido affinché una carta scritta da gente tutta morta debba valer ein eterno anche per tutte le generazioni a venire. Quando è stata modificata non lo viene fatto per il Popolo ma per le istituzioni….. Inotlre visto che il sistema è al collasso non si capisce perché non si lasci che le regioni che tengono in piedi la baracca abbiano la possibilità di autogovernarsi ( visto il pessimo centralismo che si ritroviamo da sempre e che ha solo generato un debito pubblico mostruoso..) scollandosi dall’Italia e camminare con le proprie gambe a beneficio proprio e del Paese intero. Abbassare le tasse si può tramite la Cassa Dep. e Prestiti che momentaneamente potrebbe fare argine per i primi due anni all’bbassamento delle entrate irpef ma che successivamente alla ripresa economica tutto andrebbe sistemato nei tempi che servono. L’ILVA deve prima essere risanata e messa in sicurezza e poi essendo molto più appetibile messa all’asta se necessario o alla peggio tentare il suo salvataggio finale con un lavoro diplomatico certosino che porti a trovare aziende o multinazionali o cordate che ne assumano la gestione. Sul MO.SE. è scandaloso che ci vengano a dire che sarà operativo a dicembre 2021…..e nel frattempo Venezia potrebbe avere dei crolli strutturali a causa della salsedine. SUBITO BISOGNA FINIRE IL MO.SE. …a cosa servono 5.000 euro alle persone e 20.000 euro alle attività come ristoro dei danni quando se il MO.SE. non entra in funzione prima del prossimo autunno 2020 potrebbero accadere nuovi disastri….troppo comodo usare i soldi di noi cittadini e restare inefficienti sul piano politico e pratico.
Di fronte a tutto ciò dovrà prima o poi sollevarsi una tale rabbia verso il sistema del menga…..da farlo sprofondare negli abissi delle menti bacate che lo sostengono tutt’ora e che il tutto imploda al fine di mettere la parola fine su una agonia che nessuno vorrebbe vedere ma che tutti stiamo subendo.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Mose, può la Regione chiamarsi fuori? Callegari: Doveva monitorare. Ecco dove sta scritto

Articolo successivo

#Senzasconti, puntata 200 con Rizzi, Rubagotti e Meazzi