Palermo, altri falsi poveri del reddito di cittadinanza. Incassati 300mila euro

I carabinieri della Compagnia di Misilmeri e del Gruppo carabinieri Tutela lavoro di Palermo hanno denunciato 39 persone a piede libero alla Procura di Termini Imerese per indebita percezione del Reddito di cittadinanza. Il danno erariale complessivo è quantificato in oltre 300mila euro e sono in corso le procedure per la sospensione del beneficio e il recupero delle somme. Gli indagati sono residenti nei Comuni di Misilmeri, Bolognetta, Belmonte Mezzagno, Campofelice, Godrano, Villafrati, Ficarazzi e Bagheria. Le denunce sono arrivate a conclusione di una indagine avviata nell’ottobre scorso: 25 donne e 14 uomini, per eludere i controlli da parte dell’Inps, avrebbero reso dichiarazioni false al momento della presentazione della domanda per il sussidio o avrebbero omesso di dichiarare informazioni che avrebbero influito sull’importo percepito. Tra i denunciati dieci cittadini stranieri con meno di 10 anni di permanenza sul territorio italiano e, pertanto, privi dei requisiti previsti dalla legge per ottenere il Reddito di cittadinanza. Altri beneficiari erano sottoposti a misure di prevenzione come l’avviso orale e la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Un denunciato, originario di Bolognetta, era stato condannato per associazione mafiosa e coinvolto nell’operazione ‘Ogliastro’ della Direzione distrettuale antimafia di Palermo del marzo del 1999.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Omicron "spaventa" i mercati. E la Borsa trema

Articolo successivo

Plusvalenze, procura indaga su bilanci Inter