di Roberto Bernardelli – Sì, avete letto bene. Si preferisce tacere per paura di ritorsioni. Anni fa il manifesto della prima Lega lombarda diceva: paga e tas somaro lombardo. Era lo Stato a imporre tassazioni e vessazioni da una parte mentre dall’altra erogava assistenzialismo. Oggi, sempre grazie allo Stato, il Nord paga per gli aiuti di cui ha bisogno l’usura degli strozzini e della mafia, perché lo Stato non c’è, le banche non ci sono. Cambiano i tempi, non la sostanza. Paga e tas. Ecco quanto affermano gli investigatori: “Non va trascurata la tendenziale ritrosia dell’imprenditoria lombarda nel denunciare condotte di usura spesso realizzata con il ricorso a metodiche estorsive tipicamente mafiose”. E così, “la paura di subire ritorsioni e la particolare condizione psicologica di sudditanza nei confronti dell’usuraio potrebbero ancor più dissuadere le vittime dal rivolgersi alla magistratura o alle forze di polizia”. Se non si muore di Roma, si muore di mafia.
Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord