La Fondazione Openpolis snocciola i numeri del nuovo Parlamento. “Per quanto riguarda il primo aspetto, notiamo che dei 302 parlamentari “confermati” in 61 hanno una percentuale di presenze in aula durante la XVIII legislatura inferiore al 50%. Relativamente ai cambi di appartenenza invece solo il 25% di candidati che aveva cambiato gruppo nella scorsa legislatura è stato effettivamente rieletto (42 eletti su 170 candidati)”.
- Dei 302 i parlamentari rieletti, 61 hanno una percentuale di presenze in aula inferiore al 50% nella XVIII legislatura.
- La Lega è la forza politica che ha rieletto il maggior numero di parlamentari con un basso tasso di partecipazione.
- Giorgia Meloni ha registrato un tasso di partecipazione del 35,1%. Ma sono molti i nomi noti con poche presenze.
- Solo il 25% di candidati che aveva cambiato gruppo nella scorsa legislatura è stato effettivamente rieletto.
- I gruppi di Azione-Italia viva ospitano il maggior numero di esponenti che ha cambiato gruppo. Un dato influenzato dalla scissione di Renzi.
Altre considerazioni che proponiamo ai lettori:
“Si tratta di dati rilevanti, non solo perché godono sempre di grande attenzione presso media e opinione pubblica, ma anche perché possono fornirci qualche indicazione utile sul possibile andamento della legislatura appena iniziata.
Come noto infatti l’attuale parlamento è composto da un numero ridotto di rappresentanti. Di conseguenza un’alta partecipazione ai lavori delle camere sarà fondamentale per assicurare la piena funzionalità di tutti gli organismi che le compongono.
Per quanto riguarda i cambi di gruppo invece, possiamo osservare che molti tra i parlamentari uscenti e ricandidati si erano riposizionati nella scorsa legislatura. Pochi tra questi però hanno effettivamente ottenuto un seggio. In un parlamento dove molti gruppi hanno numeri ridotti, valutare il rischio di possibili abbandoni è un elemento molto importante per le stesse forze politiche”.
Che la danza abbia inizio.