rassegna stampa
di Openpolis – Lo stallo istituzionale che ha caratterizzato i primi mesi di legislatura sta giungendo a una svolta. Il parlamento infatti è impegnato con la discussione e votazione di 2 decreti legge deliberati dal dimissionario governo Gentiloni: il decreto Arera (autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) e il decreto Alitalia.
Il primo è giunto alla camera dove, alla fine della scorsa settimana, è stato approvato in prima lettura. Molti gli spunti, soprattutto per quanto riguarda la coalizione elettorale di centrodestra tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, messa in forte discussione dal possibile governo tra il partito di Di Maio e quello di Salvini. Se è data per certa infatti l’assenza di Forza Italia dall’esecutivo, dubbi permangono sul ruolo di Fratelli d’Italia. Ma il voto finale sul decreto Arera alcuni verdetti sembra averli dati: Fratelli d’Italia è stato infatti l’unico gruppo a votare contro, con il resto dell’aula invece favorevole al provvedimento.
Non solo, alcune ombre si sono viste pure sugli ordini del giorno andati in votazione. Due erano a prima firma Fratelli d’Italia (gli odg Ciaburro e Mollicone) e sono stati entrambi respinti. Ma mentre il sostegno di Forza Italia non è venuto a mancare, la Lega ha deciso di votare contro.
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Ciò detto la difficoltà per i 3 partiti della coalizione di centrodestra nel mantenere una linea comune appare evidente. Questo è un problema, soprattutto se il tentativo della Lega di fare un governo con il Movimento 5 stelle andasse a buon fine.
Al senato i due gruppi hanno 167 senatori, poco oltre la maggioranza assoluta necessaria per governare in maniera stabile. Il mancato sostegno di Fratelli d’Italia sarebbe quindi una questione non da poco per il possibile esecutivo targato M5s-Lega, riducendo di molto il margine di manovra a Palazzo Madama.