Avvio di settimana in deciso territorio negativo per Piazza Affari, spinta al ribasso dai timori per la variante Omicron (nonostante Moderna abbia annunciato la forte risposta immunitaria fornita dal «booster»), e dalla decisione delle autorità cinesi di ridurre il “loan prime rate”, segno che anche a Pechino sono preoccupati per un rallentamento dell’economia. Tra i titoli più penalizzati sul Ftse Mib, che ha terminato in calo dell’1,63% a 26.177,76 punti, troviamo l’accoppiata formata da CNH Industrial e Stellantis (-3,93 e -3,62% rispettivamente) ed i titoli del comparto energetico (-2,22% di Tenaris e -1,81% per Eni). Lettera anche sulle banche, con il -2,72% di Banco BPM, il -2,45% di BPER Banca ed il -0,96% di UniCredit. Decise vendite anche su Banca Monte dei Paschi di Siena (-2,83%) che, nel piano strategico al 2026, prevede una ricapitalizzazione da 2,5 miliardi da realizzarsi nel 2022.
Le dimissioni di Luigi Gubitosi dal Consiglio di amministrazione hanno fatto perdere a Telecom Italia l’1,68%. Andamento simile per Enel (-1,38%) mentre Terna ha chiuso sopra la parità (+0,26%). Dopo il crollo a due cifre realizzato venerdì, Diasorin ha segnato un +1,07%. A seguito della presentazione del nuovo piano industriale, gli analisti di Mediobanca (-3,46%) hanno ridotto la valutazione da ”outperform” a ”neutral”. Parità Amplifon (+0,05%) mentre Recordati ha terminato la prima seduta dell’ottava con un -0,47%. Incremento di poco meno di un punto percentuale per lo spread, salito a 130 punti base.
(fonte Adnkronos in collaborazione con money.it)