di ROBERTO BERNARDELLI – Scrive un già sindaco e poi vicesindaco piemontese, di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani, amico del direttore del quotidiano lindipendendenza nuova, sul proprio profilo social: “Felicissimo per la scelta che ha visto vincere il nostro Paese. Bello anche leggere il Ministro che dopo alcuni anni ha cambiato idea sul significato complessivo dell’evento”.
E allora ecco il cambio di posizione, repentino, tipico del camaleontismo politico di ultima generazione.
C’è altro da dire? Come correttamente commentava Davide Boni, responsabile lombardo di Grande Nord, le Olimpiadi si fanno e si faranno con i soldi di lombardi e veneti: “Proviamo a fare un punto : soddisfatti perché Milano e Cortina portano a casa le Olimpiadi, modello Lombardo Veneto. Io direi moderatamente preoccupati perché questo (nonostante dimostri che questa unità di penisola sia un artifizio), con questa notizia, il processo pseudo riformista (questa Autonomia non mi piace, è una bufala) e la questione settentrionale finirà seppellita da ondate di tricolori. #daestaovest #GrandeNord. Un territorio che non ha coscienza della propria forza è un territorio fatto da schiavi fiscali . Paga e taci”.
E Dagospia rilanciava a suo tempo, ancora:
Certo, “Riflessione: so che scatenerà qualcuno, ma non mi interessa. La vittoria delle Olimpiadi 2026 (Milano Cortina) è tutta da ascrivere alle due regioni (Lombardia e Veneto) e alle due città capofila (Milano e Cortina). Per due ragioni : la prima le paghiamo Noi. : Lombardi e Veneti, la seconda solo Noi potevamo pagarle : le due Regioni da sole hanno 69 miliardi annui di residuo fiscale (che ci succhia Roma)..capite che i 400 milioni di euro messi a disposizione per la sicurezza (ministero degli interni), i Lombardi e i Veneti li hanno già pagati. Quindi meno tricolori più Leoni, rose Camune e croci di San Giorgio. #daestaovest #GrandeNord . P.s. Un sogno sono le Olimpiadi della Padania?”. Condividete il pensiero di Davide?