di MASSIMO VIDORI – Colpisce l’ottimismo di Salvini, che prevede un fattore di moltiplicazione “oltre 4” tra investimento e ritorno economico sul territorio. Sono previste spese per 1 miliardo e 200milioni di euro, in gran parte sostenuto dal CIO (finanziato dagli Stati membri!), ma che impegna gli enti locali (Comuni e Regioni) per circa 275milioni di euro da trovare in forma autonoma. Il timore sorge dalle precedenti esperienze olimpiche nel mondo e dalle precedenti grandi manifestazioni in Italia caratterizzate da una generale lievitazione dei costi: sarà davvero arduo mantenere la spesa nei confini previsti!
Per cercare di oggettivare la questione dei ritorni economici per i territori, andiamo a spulciare tra i numeri che sono stati pubblicati dal Corriere della Sera, analizzando una parte fondamentale per l’indotto da questo tipo di eventi: le presenze. Il turismo sportivo ha infatti un notevole impatto sulle economie locali. Per le olimpiadi invernali del 2026 si sono stimati 2.470.000 di spettatori ai vari eventi sportivi.
Le Olimpiadi Milano-Cortina interessano il Veneto per il 15.9% delle presenze: poco meno di 400mila spettatori alle competizioni. Sul fronte degli incassi dalla vendita di biglietti, solo il 6.35% del totale sarà dagli eventi olimpici di Cortina. Aggiungendo l’incasso previsto per la cerimonia di chiusura all’Arena di Verona arriviamo al 9.2% complessivo in tutta la Regione.
Gli analoghi dati per Trentino Alto Adige sono del 32% degli spettatori (il doppio del Veneto) ed il 13.5% degli incassi.
La Lombardia vince la medaglia d’oro delle Olimpiadi invernali 2026 col quasi il 53% degli spettatori ed il 76% degli incassi.
Che Salvini abbia indovinato l’auspicio o meno, per il Veneto resta la certezza di essere il brocco della squadra. Surclassato sia dalla Lombardia del Capitano che dal sommesso Trentino Alto Adige, che riempirà tutti i suoi alberghi poiché, saggiamente, non ha previsto la costruzione di alcun villaggio olimpico!
Massimo Vidori
indipendentista veneto