Duecento personalità, tra cui Silvio Garattini, Umberto Veronesi, Luciano Maiani e Chicco Testa hanno sottoscritto e inviato una lettera al capo dello Stato Giorgio Napolitano e al premier Mario Monti, sulle applicazione degliorganismi geneticamente modificati in agricoltura.
Un plauso è stato espresso da Alessandro Sidoli, Presidente di Assobiotec, secondo il quale “l’iniziativa denuncia una situazione drammatica. In Italia non esiste libertà di fare ricerca nel campo delle agrobiotecnologie, essendo stata bloccata da molti anni la possibilità di sperimentare in campo varietà vegetali geneticamente modificate”.
“Le biotecnologie – continua Sidoli – offrono enormi opportunità di sviluppo per l’agricoltura italiana, basti pensare alla possibilità di salvaguardare i prodotti tipici a rischio di estinzione o al miglioramento delle specie vegetali. Dietro quest’attività c’è un intero comparto industriale in grado di garantire competitività al nostro Paese, di cui non possiamo permetterci di fare a meno soprattutto in questo momento storico ed economico. Mi auguro – conclude – che il Presidente Napolitano ed il premier Mario Monti ascoltino l’appello degli scienziati e consentano al più presto di far riprendere la ricerca e la sperimentazione nel settore delle agrobiotecnologie”.