di BRUNO DETASSIS – Titolone: italiani per la prima volta più soddisfatti della loro vita negli ultimi 5 anni. Siamo sotto i governi Monti, Letta e Renzi. Ma va?! Il titolo attira, ma poi se vai a leggere tra le righe ti accorgi che a pensarlo sono i ragazzini e i nonni, quelli che si godono lo smartphone regalato dai genitori e chi si gode la pace della pensione. Per gli altri, si sa, non è certo che arrivi. Insomma, titolari di mancette e pensionati stanno bene. E ci mancherebbe altro. Però le agenzie scrivono che “migliorano le stime relative al giudizio delle famiglie sulla soddisfazione per le condizioni di vita. Lo rileva l’Istat nel rapporto ‘La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita’. Sarebbe persino “in lieve aumento anche la soddisfazione degli occupati per il lavoro”. Lunare!|
Leggiamo anche che “Notevole è l’incremento della quota di persone di 14 anni e più che esprimono un’alta soddisfazione per la propria vita nel complesso: dal 35,1% del 2015 al 41% del 2016”. E’ uno scherzo, vero? Macché. Ma nessuno titola su quest’altro dato emerso e cioè che “La soddisfazione per la propria vita diminuisce all’aumentare dell’età: risultano altamente soddisfatti il 54,1% dei giovani tra 14 e 19 anni e il 34,4% degli ultra 75enni. Fanno eccezione i “giovani adulti” e i “giovani anziani” (rispettivamente 35-44 e 65-74 anni)”.
Sono i disoccupati, gli esodati, i precari. Ma non dobbiamo dirlo a voce alta. Anzi. Ricordiamo di più che “la quota di persone di 14 anni e più soddisfatte della propria situazione economica aumenta dal 47,5% del 2015 al 50,5% del 2016”. Con tutto il rispetto, ma chi se me importa dei 14enni che stanno finendo la scuola media e iniziando le superiori! Sono loro il termine di paragone economico per sostenere che il Paese sta meglio?
Che vi sia un paese reale e un paese statistico lo si evince dal fatto che “Nel 2016, aumenta anche la quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica invariata (dal 52,3% del 2015 al 58,3%) o migliorata (dal 5,0% al 6,4%) e le proprie risorse economiche adeguate (dal 55,7% al 58,8%)”. Infatti i consumi sono fermi. L’economia non riprende. Il Pil è stitico, ma gli adolescenti sono felici. Capirai che previsione macroeconomica!