di VALTER ROVERATO – E così anche questa tornata elettorale è passata. Vince l’italiano con la felpa, perde il suo sodale con le stelle (e, data la scoppola presa, le vede anche!!!), il PD post-Renzi risale…. Ma quale Pd risale? Quello del famoso e pluri-sbandierato “40%”? Adesso alle stesse elezioni ha preso poco più del 20% e si sarebbe rialzato? Beh, ma se confrontiamo il risultato odierno con le ultime politiche del 2018, dove prese circa il 19%, allora…. Già, è sempre così: se ad un partito italiano si fa notare che non ha preso molti consensi, allora si trova sempre un’elezione precedente, fosse anche quella della bocciofila sotto casa, con cui confrontare il risultato, e così potrà dire di aver vinto, per la serie “in italia i partiti vincono sempre, anche quando perdono”.
E ci credo, perché ad aver vinto certamente sono quelle decine di neo eletti deputati europei, che si sono assicurate un impiego almeno per 5 anni, ben pagato, con viaggi ed optionals compresi, Deputati che andranno a Strasburgo, giocheranno coi loro tablet, schiacceranno ogni tanto qualche pulsante (e qualche pisolino), forse faranno pure qualche discorsetto, ma in definitiva non decideranno nulla, in quanto nella democraticissima europa a decidere tutto, compresa la curvatura delle banane, sono le cosiddette “commissioni”, organismi non votati dagli elettori, ma i cui componenti vengono scelti e nominati all’interno dei partiti.
Ma allora perché si vota per queste elezioni, ma non ci hanno mai voluto consultare per sapere se il popolo voleva veramente una simile Europa, ed una moneta che, dobbiamo dirlo, ha rovinato la maggior parte delle famiglie italiane, e non solo? Si voleva, e lo voleva anche la Lega originale, nonché i 5 stelle originali, solamente un referendum per poter decidere, un referendum che, dove è stato celebrato, ha sancito il rifiuto del popolo verso questa Europa, sentita come lontana, oppressiva, ingiusta, e che toglie ogni sovranità ai suoi cittadini. Questa sì sarebbe stata “democrazia”, potere al popolo, mentre ora è diventata “populismo”, termine che si deve dire con l’orrore disegnato sul volto, ed uno sguardo di superiorità verso quello stesso popolo che invece chiede di poter decidere.
Perché dunque non ce lo hanno lasciato fare? Ma perché è proprio questo che gli “euro-folli” desideravano: blindare la loro idea di Europa, volevano cioè che non fosse neanche messa in dubbio la decisione di fondare l’euro e l’Unione europea in questi termini, che nessuno potesse neanche mettersi in testa di poter rompere “il giocattolo” che si erano costruiti, derivante dall’originale sogno massone di comandare, in pochi, il mondo. D’altra parte l’Europa è quello stesso organismo che ha negato le sue radici giudaico-cristiane, alla faccia di Salvini e del suo sventolato rosario e delle sue invocazioni ai Santi ed alla Madonna, ed anche questo è in linea coi dettami della massoneria. Per non parlare del simbolismo europeo, la cui bandiera, per esempio, ricorda la costituzione di un tempio massonico, la cui sala ha una volta azzurra (!), cosparsa di stelle (!), ed è simbolicamente sostenuta da dodici (!) colonne.
Per gli eurocrati-massoni, le elezioni servono solo a dare un volto di “legalità” ed una parvenza di “democrazia” al loro operato, per cui hanno rinforzato le fondamenta di questa istituzione, proprio come dei “muratori” (!), con colpi di “populismo”, col cemento della “costituzione-più bella del mondo”, e con la squadra ed il compasso della disinformazione ad arte, fatta passare per verità e ripetuta più volte affinché fosse più “credibile”, riuscendo così a mettere in testa agli italiani ed agli europei che da questa europa non si può più tornare indietro, cosa peraltro evidentemente non vera, come dimostrano gli Inglesi con la “brexit”, e la Svizzera che, pur non facendo parte dell’unione europea, anche se ne è proprio nel mezzo, non mi pare sia proprio in rovina assoluta.
Ecco perché hanno chiamato al voto anche 51 milioni di italiani, dei quali poco più della metà sono effettivamente andati nelle cabine elettorali a “scegliere” chi non deciderà nulla, di fatto, ma comunque in questo modo consentirà a questa “unione” europea fatta di burocrati, di condizionare loro la vita lo stesso. Pensateci: è il delitto perfetto!
Mark Twain diceva: “se andare a votare cambiasse veramente qualcosa, non ce lo lascerebbero fare…”, ed aveva ragione, perché un voto che può veramente cambiare tutto è il referendum per decidere se restare o meno in questa europa, e non ce lo lasciano fare! Né tanto meno farebbero mai votare il popolo Veneto per decidere di non far più parte non solo di questa europa ma nemmeno dell’italia occupante, ed autodeterminarsi, cosa in realtà prevista dal diritto internazionale, e questo sì che cambierebbe veramente tutto! Ed in meglio, soprattutto per i Veneti.
Mentre quante votazioni abbiamo fatto, in passato? Ed hanno cambiato sul serio qualcosa? Se sì, in peggio, magari…..