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Non dimentichiamo che l’Austria vota il 4 dicembre per Hofer presidente. E cioè per il blocco anti-immigrazione in Europa

hofer-austria2di MAURIZIO BLONDET – Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà (FPO) all’elezione presidenziale   austriaca del  4 dicembre,  non  lo nasconde: “Penso che sarebbe  vantaggioso per il nostro paese entrare a far parte del Gruppo di Visegrad”.

Il Gruppo di Visegrad comprende Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria.  Giusto lunedì scorso i  ministri degli Interni dei quattro paesi,  usciti  da una loro riunione, hanno  ancora una volta  unanimemente rigettato  la politica immigrazionista di Bruxelles, e  specificamente   il sistema obbligatorio di quote.  Si ricordi che  la UE ha  minacciato sanzioni e multe ai paesi che non accettano di reinstallare i rifugiati nel loro territorio; secondo  le intenzioni punitive  eurocratiche, i paesi potrebbero evitare di dover accogliere   la loro quota di rifugiati  per un solo anno, pagando un’ammenda di  250 mila euro per  rifugiato.  Si capisce dunque come alla riunione del Gruppo, oltre i quattro, abbiano partecipato delegazioni di Austria, Bulgaria, Croazia, Slovenia –  e anche Belgio.  I diktat di Bruxelles  sull’immigrazione  hanno fra l’altro questo risultato:   regalare al  “Visegrad”  una forza d’attrazione politica  accresciuta, fino a farne tendenzialmente un blocco  mitteleuropeo  con una chiara autonomia ed identità.

Ovviamente l’entrata dell’Austria sarebbe un aumento decisivo della forza politica del  Gruppo.  Si può indovinare che  ci tenga particolarmente Orban  (Vienna bilancerebbe l’anti-putinismo di Varsavia?); non a caso è stato spedito ad intervistare Hofer il  giornalista  magiaro   Ferencz Almansy del Visegrapost.com –  già, perché il gruppo si è dotato di un suo mezzo mediatico essenzialmente diretto ad altri europei  (è anche in inglese e francese) e dall’anno   prossimo, anche una propria radio : strumenti di influenza  politica, sia detto fra parentesi, di cui l’Italia non sa dotarsi.

La risposta di Hofer è entusiasta; evidentemente  ha ben chiaro che se vince le elezioni, il FPO deve aspettarsi  l’isolamento e   l’ostracismo malmostoso dei “grandi”  governi europei che lo hanno bollato di xenofobo,   populista, di estrema destra e via insultando, all’uso del politicamente corretto Mogherini Style;  non avrà molti altri amici se non i quattro di Visegrad. Quindi, dice al giornalista ungherese: “Penso che un gruppo di Visegrad rinforzato possa condurre delle riforme urgenti all’interno della UE. Già oggi, i  paesi del V4 costituiscono un gruppo correttivo intra-europeo, soprattutto nel contesto della crisi dei rifugiati.  Sia geograficamente sia storicamente,  l’Austria sarebbe in ottima posizione per  cooperare col Gruppo di Visegrad”.

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