di STEFANIA PIAZZO – Quale migliore palcoscenico per pubblicizzare il prossimo film? La foto in prima pagina del sito dell’Ansa del ponte crollato con il camion graziato sull’orlo del precipizio ha una seconda immagine che appare come banner appoggiato all’icona della strage genovese: ecco un fantasma che si muove nel vuoto, e se appoggi il mouse ti si apre la pubblicità intera sulla pellicola reclamizzata per fine agosto. Sembra un incubo, ma è realtà.
Il macabro sul macabro, gli affari pubblicitari sulla morte che sta facendo il giro del mondo.
La comunicazione non ha un limite? Non esiste un’etica prima ancora che professionale, umana, per indicare la soglia di tolleranza della speculazione? Macché. Show must go on. Avanti, che lo spettacolo non si fermi. Indifferenti come siamo alla vita, solo la morte produce effetti speciali.