Nasce l’Asenblèa Veneta, per avviare un nuovo percorso indipendentista con Lottieri, Bassani e Lovat

repubblica-venetaSabato 1 dicembre, con inizio alle ore 10, presso la sala Riab di Limena (vicino a Padova) si terrà un incontro pubblico, organizzato da LiberaMenteVeneti, volto a favorire una ripresa della battaglia indipendentista in Veneto.

L’incontro sarà aperto da due interventi degli organizzatori, Andrea Favaro e Carlo Lottieri, che lasceranno la parola a Renzo Fogliata, avvocato e appassionato studioso della storia della Serenissima, cui spetterà il compito di evidenziare le ragioni che devono indurre i Veneti ad autodeterminarsi.

Di seguito, Davide Lovat illustrerà il progetto di un nuovo portale web indipendentista e Marco Bassani, dell’università di Milano, farà un’analisi delle ragioni scientifiche e storiche che militano a favore di una dissoluzione dell’unità italiana: al fine di permettere a ogni comunità di crescere e governarsi al meglio. La libertà del Veneto non danneggerebbe le altre realtà italiane, ma al contrario il superamento dell’unità può aiutare tutti e favorire l’uscita dalla crisi attuale.

A questo è punto vi sarà il saluto dalla Catalogna di Marc Gafarot per l’Assemblea Nazionale Catalana, e di seguito Massimo Vidori presenterà l’Asenblèa Veneta: una realtà politica, ma non partitica, che si ispira proprio ad ANC. Essa si propone di agire sulla società civile (favorendo una crescente consapevolezza della necessità di abbracciare le tesi secessioniste) e sul mondo politico, affinché si metta al servizio di quanti intendano decidere del proprio futuro attraverso il diritto all’auto-determinazione dei popoli.

Al termine della relazione di Vidori e del dibattito si potrà già dare la propria adesione all’AV, che tra i suoi primi appuntamenti pubblici annuncia un’iniziativa di internazionalizzazione della crisi catalana, in difesa dei prigionieri politici catalani (da più di un anno incarcerati in attesa di giudizio) e a sostegno della battaglia per la libertà della Catalogna. Proprio in questo senso va evidenziata la presenza alla riunione di osservatori di Assemblea Nazionale Catalana  e dell’università di Madrid.

 

 

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