La Russia potrebbe accettare pagamenti in Bitcoin di petrolio e gas da paesi che hanno un atteggiamento “amichevole” nei confronti di Mosca. Lo ha affermato il presidente della commissione della Duma sull’energia, Pavel Zavalny, che, citato dalla Bbc, ha indicato l’esempio di Cina e Turchia come paesi “non coinvolti nelle sanzioni”. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto nei giorni scorsi che i paesi “nemici” dovrebbero pagare in rubli, una decisione volta a rafforzare la valuta russa, che dall’inizio dell’anno ha gia’ perso oltre il 20% di suo valore.