
La reazione svizzera è fondata, perché la libera circolazione è stata a senso unico, da sud a nord della frontiera. In dieci anni il rapporto tra cittadini svizzeri residenti in Ticino e cittadini italiani residenti in Ticino o che lavorano in Ticino è passato da 1 italiano ogni 2 svizzeri a 2 italiani ogni 3 svizzeri. Nel 2015 le imprese italiane operanti in Ticino con distacchi temporanei sono state oltre 5.000. Quelle del Ticino in Italia faticano ad arrivare a 100. A lungo andare questa situazione rischia di minacciare le relazioni future tra i due territori.
Oggi la crisi economica è finita. Dobbiamo dire grazie al Ticino e porre mano agli squilibri che si sono creati, introducendo tangibili correttivi e dimostrare che la libera circolazione può avvantaggiare entrambi i lati del confine. Questa dovrebbe essere la priorità assoluta per tutti noi, a partire da chi ha responsabilità. Interreg è l’occasione per fare questa operazione politica.
Cosa potremmo fare in concreto? Offrire al Ticino un progetto capace di affermare tre principi fermi nei rapporti economici tra i due territori:
Affidabilità, reciprocità e collaborazione.
Affidabilità: ancora troppe imprese italiane vengono multate per il mancato rispetto delle norme sulla libera circolazione.
Reciprocità: per attivare una presenza effettiva delle imprese svizzere sul mercato italiano. È giusto ed è anche conveniente farlo. Ci permetterebbe di fare squadra con loro e acquisire così nuove fette di mercato.
Collaborazione: Il mercato del Ticino è un micro mercato, paragonabile a un quartiere di Milano. Non è il Ticino che ci dovrebbe interessare ma il mercato a nord delle Alpi. Qui sta la vera ricchezza della Svizzera. Col Ticino come partner potremmo andare insieme sul mercato a nord delle Alpi e sul mercato europeo.
Non sono processi che nascono spontaneamente: vanno promossi e occorre avere la lucidità e la determinazione di governarli. La decisone va presa ora, prima di fare le valige per le ferie. Parlarne a fine agosto significherebbe non farne nulla
^Intervento inviato a http://www.varesenews.it/2016/07/il-canton-ticino-ci-ha-salvato-dalla-crisi-ora-dobbiamo-offrire-collaborazione/538314/