L’economia della Montagna “è stata particolarmente colpita dalla pandemia”. Lo afferma Federalberghi in audizione alla Camera aggiungendo che “è stata un’esperienza tragica, dalla quale dobbiamo trarre insegnamento, adottando tutte le misure disponibili per scongiurare il rischio di una nuova stagione morta”. “Un primo shock – spiega il vicepresidente di Federalberghi Manfred Pinzger – ha bruscamente interrotto le settimane bianche a partire da febbraio 2020 e si è protratto per gli italiani sino a estate inoltrata, mentre parte dei flussi stranieri è ancora assente. Ancor più grave è stato il tracollo intervenuto a fine anno, che ha fatto completamente saltare la stagione invernale 2020 / 2021. Oltretutto, con un avviso arrivato solo poche ore prima, con conseguenze durissime, anche in termini di costi, per chi era già pronto ad accogliere i vacanzieri. L’impatto di questa tragedia può essere stimato ricordando che, nell’anno precedente la pandemia, erano stati undici milioni gli italiani che avevano deciso di prendere un break in Montagna tra gennaio e marzo. La quasi totalità di questi (96%), oltretutto, era rimasto in Italia, generando un giro d’affari di 8,2 miliardi di euro”.
Questo, aggiunge Pinzger “è solo parte di ciò che è andato perso. Da questi dati e da questo dato di fatto dobbiamo partire per analizzare le problematiche della Montagna e sostenerne la ripresa economica, a partire dalla prossima stagione invernale, che è ormai alle porte. La Montagna e le attività imprenditoriali, in particolare quelle turistiche, hanno bisogno di una attenzione e di misure dedicate che tengano conto del contesto in cui le stesse esercitano e si sviluppano”.
Federalberghi chiede innanzi tutto il “contenimento dei costi fissi”: “è necessario prorogare sino al 31 dicembre 2021 il credito d’imposta per la locazione degli immobili destinati all’attività turistico ricettiva e prevedere l’esonero dal pagamento dell’Imu anche per il secondo semestre del 2021”. Poi si ritiene fondamentale che “la pubblicazione del cosiddetto ‘decreto flussi’ avvenga quanto prima, per consentire che ci sia il tempo necessario alla presentazione sia delle istanze per lavoro stagionale che le richieste di conversione dei permessi stagionali”. Ancora Federalberghi ritiene “necessario che le persone munite di green pass siano autorizzate a spostarsi tra le zone arancioni e rosse e all’interno delle zone stesse e siano autorizzate ad accedere agli impianti nei comprensori sciistici anche nelle zone arancioni e nelle zone rosse”. Si chiede inoltre “di istituire corridoi turistici Covid free, in analogia con quanto previsto per le partenze dall’Italia verso alcuni paesi esteri (ordinanza del Ministro della Salute del 28 settembre 2021) e di riconoscere i vaccini Sputnik, Sinovac e Sinopharm ai fini del riconoscimento del green pass.
Federalberghi condivide infine l’opportunità di definire una nuova legge quadro sulla Montagna, “valorizzandone il ruolo economico, sociale e sanitario e la sua importanza strategica ai fini della tutela dell’ambiente, delle risorse naturali e del paesaggio e delle loro peculiarità storiche e culturali. In tale ambito, auspichiamo – conclude Manfred Pinzger – che sia conferito spazio adeguato al ruolo delle imprese turistiche, anche in considerazione del contributo che essere possono offrire per contrastare lo spopolamento e favorire lo svolgimento delle attività economiche e sociali”.