Medici in sciopero contro il Governo. “Carichi di lavoro insostenibili, Roma nega l’infortunio sul lavoro”

Da ieri e sino ad oggi “sciopero indetto da Smi e Simet per tutti i medici dell’area convenzionata, con la chiusura degli ambulatori Convocata una manifestazione a Roma domani 2 marzo dalle ore 9 alle 13 al Ministero della Salute in Lungotevere Ripa 1. Con l’Ucraina nel cuore, i medici confermano sciopero e manifestazione nazionale, per solidarietà saranno esposti cartelli sulla pace per richiedere la fine del conflitto”. Così una nota dei sindacati rende pubblico il doppio appuntamento. “Uno sciopero programmato da un mese, rispettoso della normativa a riguardo dei servizi pubblici. Uno sciopero, come prevede la Costituzione, per permettere ai sindacati di tutelare i diritti oggi calpestati di tutta la categoria medica. I motivi alla base della mobilitazione sono riassumibili nei carichi di lavoro insostenibili, nella mancanza di tutele, nella burocrazia abnorme e per il fatto che non sia riconosciuto, ancora, l’infortunio sul lavoro, mentre lo stanziamento per l’indennizzo alle famiglie dei colleghi deceduti per covid risulta essere un’elemosina. Uno doppio schiaffo, da parte dello Stato, soprattutto agli orfani di quei medici. Alle 11.30 di domani 2 marzo, nel corso della manifestazione, effettueremo un minuto di silenzio per i colleghi medici deceduti a causa del loro impegno contro il Covid 19”, conclude la nota.  Con l’Ucraina nel cuore, i medici per solidarietà esporranno cartelli sulla pace per richiedere la fine del conflitto.

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