riceviamo e pubblichiamo
Nei giorni scorsi la Camera dei deputati ha approvato le proposta di legge intitolata “Riconoscimento dell’inno di Mameli “Fratelli d’Italia” quale inno ufficiale della Repubblica” che dovrà poi passare all’esame del Senato.
Il 12 ottobre 1946 l’inno fu adottato provvisoriamente dal Governo presieduto da Alcide De Gasperi perché ne occorreva subito uno da usare il successivo 4 novembre in occasione del giuramento delle Forze Armate alla Repubblica italiana e, come molte delle nostre cose, dopo 71 anni è ancora provvisorio.
Non è certo per fare il bastian contrario, ma dopo tutti questi anni vedo che ancora si affronta un argomento importante con superficialità. Infatti, poiché l’inno fu scritto dal massone Mameli per incitare i “Fratelli” massoni non può certamente essere considerato un inno di tutti gli italiani perché è solo di coloro che erano/sono affiliati alla massoneria. Quindi, proprio per favorire l’unità di tutti gli italiani, indistintamente, credo che sarebbe opportuno evitare di adottarne uno che appartiene ad un solo gruppo di italiani. Abbiamo aspettato tanto, penso che potremmo aspettare ancora un po’ per avere un inno moderno e veramente coinvolgente per l’intera popolazione italiana.
Gennaro (Roberto) Ceruso