Maduro insiste: ho visto Chavez e mi ha parlato. Era un uccellino

di VITO GATTI

La campagna elettorale, brevissima peraltro, sta per consumarsi e domenica prossima – 14 aprile – il Venezuela tornerà alle urne per scegliere chi prenderà le veci del “comandante” scomparso ufficialmente il 5 marzo scorso.

Il presidente ad interim del Venezuela, Nicolas Maduro, ieri ha esibito in una manifestazione della sua campagna elettorale un cappello di paglia con un uccellino sulla testa, come quello che – secondo lui – gli è apparso come lo ‘spirito’ di Hugo Chavez nei giorni scorsi, in una chiesa di Barinas (città natale di Chavez).

“Guardate che bello, me l’ha regalato un amico dal Nicaragua”, ha detto Maduro, mostrando il cappello e aggiungendo “che bello, con questo uccellino, sembra un cappello vietnamita, dell’esercito di Ho Chi Minh”. Il cappello di paglia, infatti, è fatto per sembrare una sorta di nido, sul quale è appollaiato un uccellino giallo e bianco. Lo scorso 3 aprile, Maduro ha raccontato che mentre stava pregando in una cappella “di colpo è entrato un uccellino, piccolino (probabilmente un colibrì), che mi è girato intorno tre volte”, per poi posarsi su una trave e cominciare a cantare, indicando che in quel momento “io ho sentito il suo spirito”, intendendo lo spirito di Chavez: “L’ho sentito come se mi stesse dando una benedizione, come se ci dicesse, oggi inizia la battaglia, andate verso la vittoria nelle presidenziali di domenica prossima”.

 

 

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