Made in Italy – Omicidio Cerciello, “Non avevano capito fossero carabinieri”. Tribunale annulla sentenza e rinvia in appello

“Finalmente emerge la verità, si poteva capire da subito cosa era successo”. Queste le parole che Finnegan Lee Elder ha detto ai suoi avvocati, Renato Borzone e Roberto Capra, che lo hanno incontrato in carcere, dopo la decisione della Cassazione sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega che ha annullato con rinvio alla Corte d’Appello di Roma la sentenza di secondo grado sulle aggravanti e sul reato di resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane americano, accusato di omicidio, si è detto “contento” della decisione della Suprema corte. “Non sapevo che Cerciello fosse un carabiniere”, ha ribadito Elder. Dal canto suo l’avvocato Borzone si dice “soddisfatto” aggiungendo: “Non è questo il momento dei trionfalismi, attendiamo di leggere le motivazioni e ribadiamo il nostro assoluto rispetto per la perdita e il dramma della famiglia Cerciello”.

“Gli avvocati non devono commentare mai le sentenze, al massimo possono impugnarle. Attenendomi a questo principio, posso però dire che il mio sentimento e le mie riflessioni dopo la sentenza di ieri sono comuni a molti cittadini italiani”. Così l’avvocato Massimo Ferrandino, legale di Rosa Maria Esilio, vedova di Mario Cerciello Rega, dopo la sentenza di ieri della Cassazione che ha disposto un nuovo processo di Appello per Gabriel Natale Hjorth per il concorso nell’omicidio del vicebrigadiere e per Finnegan Lee Elder per le sole aggravanti e per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

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