di MARIO DI MAIO – Anche gli europeisti più’ accesi, acerrimi nemici dei politici, degli economisti e dei giornalisti che definiscono “euroscettici” (oppure sovranisti, integralisti, reazionari, fascisti ecc.) riconoscono che l’U.E. per cosi’ dire “in vigore” non serve più’ e quindi va cambiata. Ma come?
Al riguardo c’è gran “bagarre” e neanche il decantato asse franco tedesco appare coeso e senza crepe. Questo perche’ manca la consapevolezza del traguardo da raggiungere non essendoci condivisione degli ideali, anche se un minimo di condivisione e’ indispensabile pena la totale disgregazione , peraltro forse già iniziata con la Brexit.
Eppure, al tempo del Sacro Romano Impero , nonostante le lotte di potere di Papi, Antipapi, Imperatori e Principi, la condivisione c’era e si basava sui valori cristiani che accomunavano popoli alleati ed avversari, e non erano messi in discussione dai sovrani ne’ dai sudditi.
Lo sapeva bene Schumann che non a caso aveva espresso la prima Costituzione della Comunità’ Europea in forma di preghiera. Ma, una volta sostituiti i valori religiosi con quelli finanziari, accompagnati da una fantomatica “solidarietà laica” anche se non ci piacciono ci troviamo a votare l’aborto libero l’eutanasia e l’utero in affitto perché qualcuno ne ha “convenienza”.
La ” nuova” Europa va quindi ricostituita sui “vecchi” principi.
Viceversa non ci sara’ sempre vero accordo sulla politica comune, ne’ interna ne’ estera(migranti compresi).