di MARCELLO RICCI – Le attività di ogni tipo e genere sono in crisi per cui il governo Renzi invoca la crescita. Lo fa come nei riti tribali si invoca la pioggia o altro. Le attività criminali sono l’eccezione, crescono in modo esponenziale. Come s’affrontano le tutte le crisi ?
Prima di tutto si controllano le spese per tagliare le inutili o improduttive, si verificano le attività per potenziarne alcune e crearne altre anche rischiando un’ulteriore esposizione finanziaria. Regole semplici, elementari.
Quanto costa all’ Italia l’invasione di migranti? Le navi per raccoglierli, il cibo, i vestiti, gli alberghi, le schede telefoniche, l’assistenza medica, “ l’argent de poche” e la polizia per controllarli perché comunque non contenti commettono crimini e aggressioni sessuali. Questo è un altro punto critico: sfogano sentimenti ostili che non hanno ragioni precise, ma sono alimentati da odio atavico per essere diversi, per non essere stati capaci di costruire una civiltà avanzata come l’europea.
Ciò premesso, si pone in discussione se l’accoglienza non sia una forma di complicità con gli invasori che abbandonano un continente ricco, ma socialmente arretrato, per invadere paesi che hanno costruito società avanzate. Ci si chiede se il sommarsi degli ingenti costi, sia in termini economici che sociali, non sia la principale causa di una crisi economica e del fatto che la stessa non ha vie d’uscita.
Dopo l’Ungheria anche l’ Austria ha chiuso le frontiere e i risultati elettorali confermano che il sentimento popolare esprime una grande determinazione per contrastare l’invasione migratoria.
Mentre il sentimento popolare marcia in questa direzione personaggi e politici cristallizzati e soggiogati da interessi opachi proclamano processi d’integrazione binaria che comporta anche l’adeguamento di costumi e culture a quelle degli immigrati-invasori. L’invasione di migranti comporta anche un altro malanno, quello della loro bomba demografica che si sposa, a danno dell’Europa e dell’Italia in particolare, con la denatalità.
La riduzione delle nascite non è di proprio un malanno, specie se è finalizzata a un’ottimale rapporto tra suolo e antropizzazione, ma lo diventa se ad essa si affianca l’invasione di altri che azionando anche la bomba demografica, vanificano il sacrificio di popoli che intendono rispettare l’ambiente.
Dall’inconfutabile quadro tracciato si evince che l’invasione di migranti è la principale radice della crisi economica e il macigno che soffoca la ripresa.
Il governo Italiano complice e espressione di interessi particolari non rende noti i costi dell’invasione migratoria e non è dato sapere in quale capitolo del bilancio li abbia inseriti. Forse tra le accise dei carburanti. E’ un argomento da approfondire. Non è rilevante il contributo europeo perché insufficiente e poi i fondi europei sono sempre finanziati dagli stati membri quindi, anche dall’Italia.
Patire una crisi economica di rilievo senza riuscire a eliminarne la principale causa, configura la gestione di una morte assistita. Questo per l’Italia.
La Padania ha una duplice condanna, l’immigrazione e la romanodipendenza. Bossi afferma, a ragione, che la libertà ha un valore primario che precede anche l’onestà. La vera festa della Liberazione si celebrerà quando la Padania avrà tagliato le catene che la legano a Roma e avrà rimpatriato gli invasori clandestini.