Come convocare una conferenza stampa per celebrare il nulla dopo un anno dal referendum sull’autonomia

autostradadi MASSIMO VIDORI – Redde rationem  ad un anno dal referendum veneto! L’indizione di una conferenza stampa nel primo anniversario dello storico referendum per l’autonomia del Veneto è un atto svilente l’importanza storica e democratica del evento. Gli andava certamente dato almeno l’onore di un Consiglio Regionale dedicato.

Certo sentendo le parole nel primo intervento del dott. Maurizio Gasparin, direttore area programmazione e sviluppo strategico della regione Veneto, forse si capisce l’opportunità di tenere un profilo basso.

Alcuni estratti dalla puntuale descrizione del dirigente regionale:

…6 materie…

… si stanno delineando possibili contenuti di un testo condiviso per giungere alla conclusione dell’intesa…

…l’intesa tra lo Stato e la Regione rappresenta un punto nodale del processo volto al riconoscimento dell’autonomia differenziata…

…i passi successivi alla condivisione del testo di intesa…

…si procederà quindi alla sottoscrizione dell’intesa tra Stato e Regione, successivamente il Governo dovrà approvare il disegno di legge che recepisce il protocollo di intesa…

… la legge dovrà essere approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna camera, si tratta pertanto di una legge rinforzata…

…i possibili contenuti della bozza di intesa…

…la durata prevista (dell’intesa) in 10 anni…

…dopo (?)anni potrà avviarsi un processo congiunto di verifica dei risultati raggiunti…

…istituzione di una commissione paritetica Stato-Regioni…

… in particolare alla commissione potrà essere demandato il compito di determinare, avvalendosi della collaborazione di tutti i ministeri coinvolti…le risorse finanziarie, umane e strumentali organizzative necessarie all’esercizio delle ulteriori competenze attribuite alla Regione…

…la quantificazione delle risorse da attribuire dovrà essere inizialmente basata sul criterio della spesa storica, criterio da superare definitivamente…

…successivamente dovranno essere determinati quali criterio di quantificazione i fabbisogni standard che dovranno essere applicati in modo progressivo in un arco di 5 anni…

…i criteri di attuazione dovranno essere predisposti sulla base di intese tra Stato e Regioni…

Siamo francamente nella “terra di nessuno”, un realistico esercizio di ipotesi e di tempi al futuro, lacci e lacciuoli procedurali di Stato e due unici impietosi riferimenti temporali che fanno tremare i polsi: 5 e 10 anni. A botte di 20 miliardi di residuo fiscale all’anno si fanno presto i conti. Nessuno sa come sarà e se mai sarà, ma, unica certezza, che costerà davvero cara questa autonomia. Troppo. Indipendenza Veneta o morte italiana: io voglio vivere!

 

 

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