di MONICA RIZZI – Lo aveva scritto questo quotidiano battendo sul tempo il resto della stampa. L’altro giorno il Corriere della Sera, mesi dopo l’allerta de lindipendenza, era il 23 settembre 2018, lo rispolvera e conferma che “la bozza del decreto prevede la concessione del sostegno anche agli immigrati regolari residenti in Italia da oltre cinque anni. I criteri per l’accesso: indice Isee, reddito familiare, case e conto in banca”.
Il testo che gira prevede infatti che il sussidio vada anche agli extracomunitari con permesso di soggiorno e una residenza in Italia da almeno cinque anni. Peccato che ci avessero detto il contrario, anche perché a beneficiarne, facendo i conti della serva, sarebbe anche un sesto dei potenziali interessati al provvedimento, un sesto cioè almeno 200mila. Con figli, tanti. Case di proprietà, poche. Conto in banca: bella domanda. Tutto va ai parenti.
Poi arriva anche la pensione di cittadinanza. Andrà agli anziani che vivono in un nucleo familiare composto solo da ultra sessantacinquenni, un Isee che non superi i 9.360 euro, e senza redditi familiari oltre i 7.560 euro. In modo legale, il governo supera la prassi dei falsi braccianti agricoli, delle false invalidità. Non servono aiutini, ricette compiacenti. Diventa legge.
ESCLUSIVO LINDIPENDENZA / Alessandri: 5Stelle e Lega, Reddito di cittadinanza anche agli stranieri