di FRANCESCO FLORIS – Luigi Manconi: «Non si può obbligare un Comune ad accogliere i profughi. Andiamo oltre buonismo e cattivismo: ci sono solo politiche efficaci o meno. Come non si può chiamare lager un Cie». Il nuovo piano del Viminale sull’accoglienza? «Buono, ma i soldi non bastano e non possiamo costringere i sindaci»
“Le parole sono importanti” gridava il Nanni Moretti più citato della storia. Oggi più che ieri.
I casi delle barricate contro i profughi nel ferrarese, l’estate di Capalbio e l’autunno caldo che Milano vive con la vicenda della caserma Mameli riaprono l’annosa battaglia: da una parte gli alfieri del buonismo e dell’accoglienza, si dice, dall’altra il razzismo dei “cittadini esausti” di Goro e di numerose località italiane. In mezzo le scomuniche del prefetto Morcone, capo Dipartimento Immigrazione e Libertà Civili al Viminale, il balbettii, a Radio24, del sindaco nella cittadella delle vongole e i “capisco ma non giustifico” del premier Renzi.