Milano, 08 mag – (Nova) – Il presidente di Regione
Lombardia, Attilio Fontana, e’ indagato per abuso d’ufficio
nella maxi inchiesta, condotta dalla Dda milanese, che ieri
ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia
cautelare nei confronti di 43 persone per un presunto giro
di tangenti tra imprenditori e rappresentati istituzionali,
tra cui politici. Il governatore lombardo sarebbe indagato
in merito alla nomina del suo socio nello studio di avvocati
ed ex consigliere regionale Luca Marsico, che – dopo la
mancata conferma a Palazzo Pirelli – e’ stato nominato per
un incarico in Regione Lombardia. Gia’ ieri il procuratore
capo di Milano, Francesco Greco, aveva sottolineato come la
Procura stesse valutando la posizione di Fontana riguardo a
questa specifica vicenda, sebbene il presidente lombardo
risulti parte lesa nel tentativo di corruzione, portato
avanti da Gioacchino Caianiello, il vertice
dell’associazione a delinquere contestata nel filone
varesino dell’inchiesta, e da Giuseppe Zingale, il direttore
generale di Afol Metropolitana, l’azienda interinale del
Milanese. Caianiello e Zingale avrebbero proposto a Fontana
di far ottenere a Marsico onerose consulenze tramite Afol,
in cambio della nomina di Zingale alla direzione generale
Istruzione lavoro e formazione della Regione Lombardia. Una
proposta respinta dal presidente lombardo. Al suo socio Luca
Marsico e’ stato poi pero’ assegnato un incarico in Regione.
Nomina per la quale Fontana sarebbe dunque ora indagato per
abuso d’ufficio. Come anticipato ieri dal pm Greco, il
presidente sara’ interrogato nel merito quanto prima dai
magistrati milanesi. (Rem)