Ha attaccato prima l’Oms annunciando di voler tagliare gli stanziamenti che gli Usa destinavano all’organizzazione, ritenuta colpevole di non aver allertato gli Stati per tempo sulla pandemia e di aver coperto il silenzio di Pechino. Poi ha iniziato a minacciare la Cina di azioni legali per aver comunicato in ritardo dati e notizie sul Covid. Oggi l’amministrazione di Donald Trump ha fatto un altro strappo o, stando a indiscrezioni, sarebbe pronta per farlo: bloccare i voli delle compagnie cinesi negli Stati Uniti a partire da metà giugno. Lo rivelano alcuni media internazionali.
Se la guerra fredda aveva cambiato gli equilibri tra le potenze, ora è sempre più evidente che è il Covid il detonatore di nuove strategie mondiali in cui è in gioco il controllo dell’economia, degli scambi, delle risorse energetiche. La guerra è appena iniziata.