
Eppure in una ridistribuzione dei poli geografici, anzi, secondo la geopolitica dei 5Stelle, in una intervista apparsa martedì 23 ottobre a pagina 7 de La Stampa, Federico Capurzo incalza l’eurodeputato grillino Marco Valli per sondare le future alleanze in testa a Di Maio, il giornalista si sente dire che…. i 5Stelle stanno pensando di allearsi nel futuro Parlamento europeo con i finlandesi di Muutos (cambiamento) e i Pirati islandesi. La Finlandia è tra i 27 Stati membri, ma l’Islanda no. Non è europea. Come Matera non è in Puglia.
“Luigi di Maio vuole fondare un nuovo gruppo “di centro” in seno al Parlamento europeo. Autonomo, costruito insieme ai partiti mai entrati prima a Bruxelles, come il Partito Pirata islandese o i finlandesidi Muutos, e alla cui guida ci sia il suo Movimento”, riporta il giornalista dopo la chiacchierata con Marco Valli. E aggiunge: “Ma è un piano che ha la consistenza dei sogni. Tanto fragile – come riconoscono gli stessi europarlamentari M5S – da prevedere una via d’uscita: bussare alla porta dei sovranisti, subito dopo il voto”. Tanto fragile quanto il tre in geografia di chi siede a Strasburgo con una confusione cosmica (geografia, materia abolita nelle scuole – come la storia alla maturità -, tanto c’è google map o waze). L’unica via d’uscita è entrare di corsa in libreria a prendere l’Atlante Garzanti o un mappamondo. Quello che ci regalavano da bambini. Con la luce che se l’accendi fa vedere due diversi colori. Una volta le mappe si chiamavano geografiche (fiumi, laghi, montagne), e politiche (con i confini dei Paesi).

Ma l’articolo su La Stampa che dice, ancora, di prezioso per orientarci nel nuovo mappamondo stellato? “Fino ad ora sono stati stretti accordi di massima con sei forze politiche straniere “esordienti” e – spiega Valli – la riuscita del progetto dipenderà da loro. “Noi siamo pronti a dargli una mano”, Valli. Gliela daremmo anche noi, con un ripasso a scuola per gli aspiranti alleati di Viki il vichingo. Potrebbero proiettare il cartone nelle scuole, male non farebbe.
Inoltre il leader dei 5Stelle, Di Maio, continua a sostenere di infischiarsene del giudizio degli attuali vertici Ue sulla manovra in quanto “a maggio cambierà tutto!”, mostrando di ignorare che tali vertici rimarranno comunque in carica sino alla primavera del 2020 e avranno competenza non solo su questa manovra ma anche su quella del prossimo anno. Ma se l’Islanda è dietro l’angolo, anche il tempo è relativo. Cosa dobbiamo augurarci? Forza geyser!

