di MARIO DI MAIO – Per l’ U.E. va programmato un bel funerale a Bruxelles e\o Strasburgo, ovviamente “con la solenne partecipazione dei Capi di Stato e di Governo”.
Pezzi da 90 come Yunker, Draghi e Moscovici danno la colpa a Le Pen, Orban Salvini ecc. ma e’ ora di capire che non e’ perpetuando gli errori del passato ” prossimo” (quello “remoto” di Adenauer e Schumann andava bene) che si sanano situazioni deteriorate proprio da quegli errori perché il malcontento e’ ormai generalizzato.
Nei giorni scorsi la piccola Macedonia ha rifiutato di aggregarsi al “baraccone” spiegando di non poter rinunciare ai confini per non essere “invasa” dagli Albanesi e di non essere disposta a cambiare identità cambiando nome.
Il fallimento dell’ U.E. e’ notoriamente da imputare alla globalizzazione economica che crea grosse difficoltà alle economie più’ deboli e alla globalizzazione culturale che annienta le identità, che le popolazioni ben comprensibilmente cercano di difendere anche opponendosi alla sostituzione etnica che si vorrebbe attuare favorendo l’immigrazione selvaggia.
I vertici di Bruxelles e Francoforte anziché preoccuparsi degli zerovirgola delle finanziarie prima che la situazione peggiori dovrebbero cominciare a organizzare il funerale di cui sopra sterilizzando la U.E. e salvando l’ unita’ dell’Europa che va riprogettata adottando l’unico modello sicuramente proponibile a tutti, che è quello confederale.