
La dichiarazione unica, la deduzione dei debiti, l’imposizione congiunta per marito e moglie e l’imposta preventiva su interessi e dividendi
Chi risiede in Svizzera paga le tasse a tre livelli: alla Confederazione (imposta federale diretta1), al Cantone di domicilio e al Comune. La prima imposta è determinata dal reddito, le altre due dal reddito e dalla ‘sostanza’ (così è chiamato il patrimonio costituito da risparmi, titoli, immobili e altri beni di valore)2.
All’atto pratico, però, il contribuente compila una sola dichiarazione dei redditi e dei beni. Suo interlocutore è il Cantone, che ha una presenza capillare sul territorio (in Ticino, sei Uffici circondariali di tassazione; nei Grigioni, cinque Uffici esterni dell’Amministrazione delle imposte). Una prossimità che permette al cittadino di chiedere chiarimenti o aiuto nella compilazione, e al tassatore di reperire più facilmente le informazioni.
In sostanza, tra contribuente e Fisco si cerca di instaurare un rapporto collaborativo e non antagonista.
http://www.tvsvizzera.it/qui-svizzera/vivere-in-svizzera/Pagare-le-tasse-in-Svizzera-3249522.html
Agli imponibili che risultano dalla dichiarazione d’imposta si applicano le aliquote cantonali e quella federale. L’imposta comunale si ricava invece con un coefficiente (detto ‘moltiplicatore’) sugli importi dovuti al Cantone. Il moltiplicatore varia di comune in comune ed è fissato secondo le politiche e necessità finanziarie3.
Questo principio –unito alla sovranità dei 26 cantoni, per cui ciascuno ha una propria legislazione tributaria- fa sì che la pressione fiscale cambi di comune in comune. Ma per dare un’idea, una persona non coniugata e senza figli, che vive in affitto e non possiede beni, residente a Lugano e con un reddito imponibile di 50’000 franchi, paga in imposte poco più di 6’000 franchi, che andranno per il 51% al Cantone, il 41% al Comune e l’8% alla Confederazione.
Gli stessi moduli per tutti
La dichiarazione d’imposta (qui un facsimile del Modulo 1, Canton Ticino ) è la stessa per tutti4. Il contribuente dichiara i redditi (da attività dipendente o indipendente, nonché da beni mobili e immobili5) e deduce le spese sostenute per conseguirli (come i pasti consumati fuori casa, il prezzo dell’abbonamento ai mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro, la manutenzione degli immobili, l’amministrazione dei titoli).
È considerato reddito anche il valore locativo della prima casa (cfr. Le tasse sulla casa in Svizzera ).
Si possono invece dedurre (a certe condizioni e in una certa misura) spese per malattie o infortunio e donazioni a enti di pubblica utilità o partiti politici. Sono concessi sgravi a chi è coniugato, chi ha figli, chi ha persone bisognose a carico.
Debiti
Debiti e interessi passivi, in Svizzera, sono deducibili (i primi dalla sostanza, i secondi dal reddito). È una delle ragioni per cui una normale famiglia non ha come priorità l’estinzione del mutuo: l’intero valore della casa farebbe lievitare le tasse sulla sostanza, e non ci sarebbero interessi ipotecari da dedurre, quale ‘contrappeso’ del valore locativo dell’abitazione.
Un debito è computato anche se contratto con un semplice conoscente, purché entrambe le parti (creditore, debitore) lo dichiarino.
L’imposta preventiva
È un’imposta riscossa alla fonte dalla Confederazione, principalmente sui redditi dei capitali mobili (interessi e dividendi).
Non è una tassa definitiva. Degli interessi fruttati da un conto risparmio, per esempio, la banca versa il 65% al titolare del conto e il 35% alla Confederazione; ma se il titolare dichiara il conto, il 35% gli è restituito e gli interessi rientrano nella tassazione ordinaria dei redditi. Altrimenti, l’imposta preventiva resta allo Stato.
Lo stesso principio e la stessa aliquota valgono per le vincite a lotterie.
Marito e moglie insieme, no commercialista
Il reddito e la sostanza dei coniugi (o partner registrati6) sono cumulati, qualunque sia il loro regime matrimoniale dei beni. Presentano una sola dichiarazione, e sono solidalmente responsabili del pagamento delle tasse.
In Svizzera, le persone comuni compilano la dichiarazione d’imposta di proprio pugno: la relativa semplicità dei moduli, l’opuscolo delle istruzioni recapitato a ogni contribuente, la possibilità di rivolgersi direttamente al tassatore, rendono superfluo l’intervento di un professionista.
La compilazione elettronica7 (in Ticino esiste dal 2003) facilita ulteriormente il compito, perché permette di richiamare dati dagli anni precedenti ed effettua alcuni calcoli e riporti in automatico. La trasmissione dei moduli all’Autorità fiscale avviene comunque in forma cartacea: dopo averli completati al computer, l’utente stampa solo i moduli realmente compilati (a vantaggio dell’ambiente e delle finanze), firma il modulo 1 (sul quale deve copiare di proprio pugno le tre cifre principali) e invia per posta ordinaria.
E chi è in proprio?
I lavoratori indipendenti compilano gli stessi moduli di base dei salariati, presentando –se ci sono- i conti annuali firmati (bilancio e il conto economico).
Qualora la legge non li obblighi a tenere una contabilità commerciale (es. agricoltori), allegano le distinte di attivi e passivi, entrate e uscite, apporti e prelevamenti privati. Sono inoltre tenuti a conservare, per dieci anni, fatture di acquisti e copie di fatture, ricevute, contratti, corrispondenza importante, documenti bancari.
I prelevamenti di merci dalla propria attività sono considerati proventi in natura, e calcolati al prezzo effettivo di vendita. Spese dell’economia domestica (come elettricità, gas, bollette telefoniche e materiali per la pulizia e il bucato) non possono essere interamente addebitate all’azienda.
Anche chi è in proprio, in teoria, può occuparsi della dichiarazione d’imposta senza ricorrere a un fiduciario (commercialista). Ma è meno frequente.
1 L’imposta federale diretta costituisce poco più di 1/3 degli introiti della Confederazione. Il resto proviene dalle imposte sui consumi, chiamate ‘indirette’, come l’IVA e le imposte su oli minerali, tabacco, bevande distillate.
2 La sostanza posseduta all’estero è considerata per il calcolo dell’aliquota, ma l’aliquota è applicata al solo avere nel Cantone. Rientrano nei beni anche quelli di cui si gode in usufrutto.
3 Attualmente, in Ticino, il moltiplicatore più basso è quello di Cadempino (53%); il 100% è applicato in 24 comuni su 135.
4 A dire il vero, esiste in Svizzera anche un’imposizione ‘secondo il dispendio’, accordata a stranieri facoltosi che non svolgono nel Paese attività lucrativa. Non è calcolata in base a reddito e patrimonio ma sulla base del tenore di vita (cfr. Forfait fiscali per stranieri facoltosi alla sbarra )
5 Sono imponibili (la lista non è esaustiva) le rendite e le pensioni, i rendimenti di titoli e conti, le vincite a lotterie (che però –a seconda del cantone- possono essere tassate separatamente), le royalty su brevetti e diritti d’autore.
6 L’unione domestica registrata è l’istituto giuridico riservato alle coppie omosessuali. Coniugi e partner registrati beneficiano di sgravi; anche le persone non sposate con figli possono godere di condizioni particolari.
7 Il software si scarica a questo indirizzo:http://www4.ti.ch/dfe/dc/dichiarazione/etaxpf/download-scaricare/
(ricerca a cura di Rino Scarcelli)