Le tappe del governo e delle nuove camere

Giovedi’ 13 ottobre parte il countdown che portera’, molto probabilmente in tempi brevi, al nuovo governo. Una volta proclamati gli eletti dopo il voto del 25 settembre, Camera e Senato si riuniranno per la prima seduta e per eleggere i due presidenti. Da quel momento sara’ possibile per il presidente della Repubblica indire le consultazioni, primo step politico-istituzionale per individuare la maggioranza, in questo caso scontata, e il premier, e anche in questo caso nessuna sorpresa e’ prevista. Poi alcuni passaggi tra cerimoniale, politica e istituzioni e alla fine molto probabilmente entro fine mese, ci sara’ un nuovo esecutivo. Ma ecco tutti i passaggi istituzionali e di prassi comunque necessari per trasformare le percentuali di voto in un governo in carica.

– PRIMA SEDUTA DELLE CAMERE. Il 13 ottobre, alle 10 la Camera e alle 10,30 il Senato, il Parlamento riunira’ i due emicicli per la prima seduta. In questa prima seduta si proclamano gli eletti e si procede all’elezione dei due presidenti.

– ELEZIONE DEI PRESIDENTI DELLE CAMERE. Nella seduta inaugurale delle Camere si procede all’elezione dei due presidenti. Le modalita’ di elezione sono diverse per i due rami del Parlamento. Al Senato si chiude necessariamente entro il quarto scrutinio: primo e secondo voto sono a maggioranza assoluta dei componenti, terzo voto e’ a maggioranza assoluta dei senatori presenti, se nessuno raggiunge nemmeno questa maggioranza si procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue un voto in piu’. Alla Camera al primo scrutinio servono i due terzi dei componenti, al secondo e terzo voto il quorum si abbassa a due terzi dei votanti, dal quarto scrutinio basta la maggioranza assoluta dei voti e si procede a oltranza. Dal 1948 ad oggi non si e’ mai superato il quinto scrutinio. Dunque l’elezione dei due presidenti non dovrebbe tardare oltre il 15 ottobre.

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