Le bollette relative all’ultimo bimestre 2021 per le attivita’ commerciali sono uno tsunami. L’aumento medio e’ del 60 per cento per l’energia elettrica e del 65 per cento per il gas rispetto allo stesso periodo del 2019. Sono cifre drammatiche, in grado di mettere in ginocchio moltissime delle nostre attivita’ e che stanno mettendo a rischio oltre mezzo miliardo di consumi in Piemonte in questo primo semestre 2022. A lanciare l’allarme Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino.
“Temiamo per le prossime bollette. Finora l’attenzione si e’ concentrata piu’ sulle grandi aziende e sui settori cosiddetti ‘energivori’, ma il problema riguarda anche le piccole realta’. Anzi, queste ultime sono doppiamente colpite: dagli aumenti diretti dei costi energetici e da quelli delle materie prime e delle merci acquistate. Incrementi cosi’ significativi possono essere traslati sui consumatori solo in piccola parte e dunque i margini delle aziende si assottigliano – ha continuato Banchieri – Vorremmo sapere che fine hanno fatto i miliardi stanziati per venire incontro alle aziende: per ora non si e’ visto un euro e, in ogni caso, non si e’ mai capito bene quali siano di destinatari. Solo le grandi aziende o anche i nostri settori che, secondo un recente studio, stanno sopportando aumenti addirittura maggiori?
Il governo deve immediatamente intervenire: non si tratta di mesi e neppure di settimane ma di giorni, o molte imprese non reggeranno, anche perche’ i consumi – dopo una positiva seconda meta del 2021 – sono di nuovo in picchiata. In attesa di un intervento che dovra’ essere veloce e sostanzioso, rimane nell’immediato il problema delle bollette da pagare fra qualche giorno. Su questo facciamo un appello a Iren e a tutti gli altri gestori: consentano una rateizzazione senza interessi distribuita su tutto il 2022. Lo strumento tecnico esiste: si applichino gli stessi meccanismi che gia’ ora vengono utilizzati per cosiddetti ‘conguaglioni’, cioe’ quelle bollette particolarmente pesanti perche’ derivanti da parecchi mesi di consumi non contabilizzati”, ha concluso Banchieri.