Le autonomie regionali alla prova del Covid

di Giancarlo Rodegher – Anche se è vero che in caso di emergenze gravi come la pandemia è unico responsabile il governo di Roma e con le sue decisioni o non decisioni, è pur vero che le regioni con i loro governatori devono stare molto attenti a quello che fanno o non fanno, dicono o non dicono.

A Roma sono in molti a non volere le autonomie differenziate secondo costituzione e credetemi se scrivo che ci stanno pensando seriamente di come cambiare la costituzione e farla finita con le autonomie regionali.
Certi governatori farebbero bene prima di parlare, esternare, scrivere o altro di pensarci molto bene perchè quello che dicono o fanno o chiedono o non chiedono è la chiave che useranno per toglierci definitivamente l’autonomia regionale.
Assumersi le responsabilità è un dovere di un politico. Fare come Salvini non paga. Quindi è necessario esercitare il più possibile la propria autonomia assumendosi delle responsabilità anche se vanno contro certi interessi sia di parte che personali.

Caso contrario come sta avvenendo troppo spesso meglio sarebbe dare le dimissioni o agire da veri responsabili.
Per quanto riguarda il PD anche loro devono essere coerenti. Se sono a favore delle autonomie le devono stabilire secondo costituzione e farla finita con giri pindarici per prendere soltanto tempo.

E’ vero certi governatori possono essere stati non coerenti, ma ciò dimostra solo una cosa e cioè che l’insofferenza sta crescendo sempre più tra coloro che sono vicini ai territori e loro cittadini, mentre chi sta a Roma fanno le belle statuine ed aspettano solo che qualcuno gli sia qualche motivo valido per cancellare le autonomie regionali dando il colpo fatale e finale all’Italia intera perché così facendo le cose andranno di male in peggio, anzi diventeranno catastrofiche specie a livello economico e sociale.

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