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L’autodeterminazione passa dall’asse Venezia-Strasburgo

 

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A cura di Icec – Dal 2009 ad oggi ICEC è interventuta molte volte al Parlamento Europeo. Grazie a personalità di rilievo di N-VA (Nieuw-Vlaamse Alliantie) ed a politici come Erik de Foort, ICEC ha organizzato molte conferenze in questo spazio comune europeo.

9D save the dateLo scorso 9 dicembre 2015 ICEC organizzò il 1° Simposio sul tema “The implementation of Self-Determination in the EU”.  Sponsorizzato dai gruppi politici NVA e EH BILDU l’evento chiamò a raccolta accademici, politici e attivisti, ed una forte comprensione della democrazia fu evidente nei relatori intervenuti. La democrazia, non solo come un fine ma principalmente come un metodo nel fare politiche basate sulla partecipazione dei cittadini.

Quest’anno (11 gennaio 2017) il 2° Simposio ICEC ha visto molti nuovi relatori ed hanno ricevuto un caldo benvenuto gli europarlamentari gallesi, irlandesi e catalani per la loro adesione e per essersi aggiunti con i loro gruppi politici ai baschi ed ai fiamminghi.11J-SaveDate

Vorremmo fare uno speciale ringraziamento al Segretario del Parlamento Veneto Antonio Guadagnini, all’attivista scozzese di “Common Space” Michael Gray, al portavoce della organizzazione di giuristi catalana “Constituïm” Jordi Domingo ed alla responsabile delle relazioni internazionali della “Assemblea Nacional Catalana”, Montse Daban, per aver accettato l’invito di ICEC ed aver offerto ad una variegata platea europea la propria visione su vari temi legati all’autodeterminazione.

La conclusione di quest’anno ha approfindito (1) il tema della legittimità di un risultato democratico – qualunque sia la sfida che esso possa rappresentare per gli attuali stati e l’attuale “status quo” – e (2) la legittimità di un naturale esercizio unilaterale di autodeterminazione.

Brillanti contributi dell’europarlamentare fiammingo Mark Desmesmaker e dell’accademico basco Juanjo Àlvarez in difesa di tutti i risultati democratici quale principio cardine delle istituzione europee e circa la necessità di queste istituzioni di essere preparate per la più che probabile imminiente indipendenza di nazioni storiche europee. Nazioni  che ottengono questo tipo di nuovo status grazie all’espressione pacifica e democratica della volontà dei propri cittadini attraverso l’esercizio del diritto universale di autodeterminazione..

11J-10La legittimità dell’unilateralità è stata particolarmente difesa dalla portavoce catalana ICEC, Anna Arqué, e dal portavoce veneto ICEC, Luca Polo. Arqué ha esposto il riconoscimento positivo che il popolo catalano fa di se stesso come nazione, il riconoscimento dei propri diritti come europei e la loro determinazione ad esercitarli. “L’esercizio della democrazia non può mai essere punita dalle istituzioni europee con l’espulsione di milioni di cittadini europei, perchè ciò cancellerebbe tutta la spina dorsale etica del progetto europeo comune e sarebbe la fine della UE. Noi non chiediamo alle istituzioni dell’UE di esprimere la loro supporto per l’indipendenza della Scozia o della Catalogna, ma ci aspettiamo che agiscano da garanti a favore dell’esercizio dei diritti universali di fronte a qualunque ostacolo o minaccia espressa da uno Stato membro”.

Il portavoce del Veneto di ICEC, Luca Polo, ha spiegato la Risoluzione di Venezia (approvata dal Parlamento Veneto) e il legame che essa ha con la filosofia politica di ICEC come fonte della sua ispirazione. Polo ha sottolineato l’idea di “autodeterminazione come un atto sovrano di volontà democratica per risolvere i conflitti politici aperti”. La risoluzione di Venezia è stata adottato da ICEC come una sintesi di queste due conferenze sulla autodeterminazione al Parlamento europeo e afferma quanto segue: ”.

“We therefore recognize that whenever the exercise of the universal right of self-determination is rejected by the state institutions, citizens and nations of Europe can do and should do the only possible thing: unilaterally exercise through their representative democratic parliaments this right that is configured by its nature in the international law framework”

Veneto Parliament – Resolution n.27 – 2016, November 29th

(“Riconosciamo pertanto che ogni volta che l’esercizio del diritto universale di autodeterminazione sia negato dalle istituzioni statali, i cittadini e i popoli d’Europa possano e debbano fare l’unica cosa possibile: esercitare unilateralmente – attraverso i loro democratici parlamenti – tale diritto, che si configura per propria natura nel quadro giuridico internazionale” Venezia, 29 novembre, 2016)11J-polo

Vale la pena menzionare il testo ICEC scritto espressamente per la conferenza dal professore catalano Antoni Abat i Ninet (Università di Copenaghen) sulla “legittimità dell’ unilateralità”:

 

“L’unilateralità, inteso come il legiferare una norma giuridica propria ed applicarla (enforcement)) non solo non predispone una illegalità, ma è una caratteristica definitiva ed essenziale delle norme giuridiche. In questo senso la differenza tra una norma e una norma giuridica è la sua applicabilità. L’Unilateralità implica un atto di sovranità necessario per considerare le norme come legge.

Precisamente, si è cercato di non applicare le norme del diritto internazionale e dei diritti umani che comprendono il principio di autodeterminazione per negare la loro giuridicità. Quando in Catalogna si rilancia un referendum concordato con lo Stato e questo non solo non negozia ma applica il diritto penale e la repressione contro i legittimi rappresentanti della Catalogna, l’unica soluzione possibile è un referendum in forma unilaterale. La difesa del referendum, unilaterale o no, è un obbligo di tutti i democratici per due motivi:

  1. a) (Principi democratici) per ciò che significa difendere i principi democratici fondamentali delle democrazie costituzionali moderne
  2. b) (Rule of law, stato di diritto) per ciò che significa difendere il diritto umano all’autodeterminazione verso un principio subordinato e di rango inferiore, come è il principio dell’integrità territoriale. Questo definisce la decisione della Corte Internazionale di Giustizia sul Kosovo “.

 

11J bernardPer concludere la conferenza, Bernard Dealemans, portavoce ICEC delle Fiandre, ha dato una panoramica dei nostri principi ben radicati sulla democrazia e sull’autodeterminazione ed il processo di formalizzazione che la nostra ONG ha intrapreso, annunciando la nostra base legale internazionale a Bruxelles ed il nuovo sito web www.icec.ngo

 

Steven Vergauwen, rappresentante ICEC delle Fiandre, che è stato incaricato di coordinare tutti i dettagli necessari per il successo della conferenza, è stato recentemente nominato Segretario di ICEC. Desideriamo anche annunciare il nostro nuovo tesoriere, Florian Von Ach (Sud Tirolo) e il nostro nuovo portavoce di Euskal Herria Xabier Zarandona. E non ultimo, vogliamo davvero dire grazie a tutti i membri del board internazionale Joan, Shona, Gianluca, Paul, Iñigo, e a molti membri come Hilde, Joan R., Carles, Brice, Josep M., Egon, ecc ecc… per il loro costante entusiasmo e la partecipazione attiva.

 

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