di GIANLUIGI LOMBARDI CERRI – Non ho ancora capito se l’obbiettivo dei riformatori della scuola (sinistri principalmente) sia stato e sia quello di diffondere cultura o ignoranza. O di esorcizzare la propria ignoranza. Primo, clamoroso esempio. l’Abolizione della Geografia. Anche uno solo di loro mi dovrebbe dimostrare l’inutilità della materia. Ossia di non sapere che l’Adda è un affluente del Po e che la Maiella non si trova sul Monte Bianco. Sulla storia ci siamo già arrivati quando in TV personaggi hanno affermato che Hitler ha preso il potere nell’86 e che Mussolini ha fatto la marcia su Roma negli anni ‘50.
Ora, sia ben chiaro, laurearsi non è né un obbligo né un diritto acquisito, ma avere una cultura un po’ superiore a quella di un tapiro sì. Nonchè parlare la propria lingua con una logica , una grammatica ed una sintassi appena decenti, pure. Ora che una ministra senza titoli di studio, senza esperienza, si metta a riformare la scuola è addirittura al disopra di ogni immaginazione. Mi si dirà: ma ha , verosimilmente dei collaboratori validi! Già , dico io, ma come fa a valutarli se non ha ne cultura ne esperienza per giudicarli?
E che ti faceva la Fedeli ? Invece di rendere gli esami più selettivi li semplificava in modo che tutti “possano andare in braccio alla mamma” Una delle prime cose da fare sarebbe arricchire gli stanziamenti per le borse di studio in modo che i meritevoli, anche se privi di mezzi potessero avanzare negli studi, e invece no. Tutti avanti sino a raggiungere il livello della ministra! Alcune considerazioni. A che cosa servono ( o dovrebbero servire) le scuole.
Anzitutto occorre avere ben presente che la tanto decantata ( oggi) autoformazione, è solo una perdita di tempo. Quelli che imparano a sciare da soli se non hanno fatto I primi passi sotto un maestro che da l’impostazione corretta si trascineranno sempre difetti incorreggibili. Quali devono ( o dovrebbero essere) gli obbiettivi della formazione?
Elementari e medie inferiori : dare ai giovani una buona cultura di base
Medie superiori : dare ai giovani una ottima cultura di base
Scuole professionali: fornire una buona cultura professionale
Università : fornire una ottima cultura professionale.
Corsi di specializzazione : dare una cultura specialistica iper aggiornata (up to date)
Ogni variazione è solo perdita di tempo e ciarpame , tanto per fornire un tozzo di pane a ignobili chiaccheroni. Seguendo questo schema sono necessari per tutti I settori, tranne ovviamente che per l’ultimo, piccoli miglioramenti, piccoli aggiornamenti. Per insegnare l’aritmetica e la matematica non serve invocare metodologie extralunari. Il fallimento dell’uso della teoria degli insieme , per insegnare che due più due fanno quattro ha lasciato ancor oggi una coda di ridicolo. Miglioramenti strumentali e organizzativi. Sono e saranno necessari solo quanto basta per snellire l’apprendimento.
Miglioramenti nei contenuti, quanto basta per non perdere il contatto con la realtà culturale e scientifica. Quindi gli INVENTORI vanno accuratamente allontanati per evitare danni. Ed ora pensiamo ai docenti. Solo un pazzo può aver concepito l’attuale organizzazione scolastica. O personaggi con i livelli culturali della ministra.
Quindi. Concorsi : per specialità didattica e regionali, senza possibilita di trasferimento provvisorio verso altre regioni. Così come normalmente avviene per un qualunque impiego privato: se entro in una azienda di Milano , non posso trovare il modo di trasferirmi a Roma se non dando le dimissioni a Milano , e cercandomi un nuovo impiego a Roma. Mi si dirà : e se i posti necessari non vengono coperti? Semplice: o si trovano dei validi sostituti o si aumentano gli stipendi in modo da incoraggiare le candidature. Solo in Italia si possono verificare situazioni ignobili come quella dei perenni precari e degli eterni supplenti.
Se c’è una cosa certa in questo sciagurato stivale è conoscere , tra cinque anni, quanti allievi ci saranno , quanti docenti andranno in pensione, dove e per quali specialità. Invece no! E’ un tutto nebuloso in modo che nasca la meravigliosa “buona scuola” fiore all’occhiello degli ignoranti.