di Monica Rizzi – Il Nord è in bolletta. Lo dicono chiaro e forte i dati del Centro studi retail Confimprese. L’Osservatorio dell’associazione ha fatto sapere che i consumi sono in forte frenata e il Nord traina il tonfo. Nelle aree geografiche, nel rapporto mese di gennaio 2022 vs gennaio 2020, troviamo tutti trend negativi, con una media del -25,1%. L’andamento che si registra al Centro è -23%, al Sud -23,6%, al Nord-ovest -25,2%. e al Nord-est il dato peggiore -28,3%.
Sono numeri che non vengono però sbandierati da chi, eletto al Nord, a Roma veste i panni dell’agnello. Il Pnrr è tutto sbilanciato al Sud, il Nord non sa quanto riceverà. Il reddito di cittadinanza non è poi per i poveri del Nord, bypassati dal mezzogiorno con requisiti più favorevoli. Cornuti e mazziati, in Padania si paga e si tace.
Poi vediamo i dati più in generale. Forti le differenze fra settori di attività. Il comparto abbigliamento-accessori registra una caduta di -38,5% in gennaio 2022 vs gennaio 2020 e di -24,1% negli ultimi 12 mesi rispetto a febbraio 2019-gennaio 2020. Sempre negativa anche la ristorazione a -18% nel mese di gennaio e -24,3% se confrontata a 2 anni fa. Continua il recupero del retail non food, che chiude gennaio a +5,3% su gennaio 2020 e raggiunge pressoché la parità, -0,2%, anche nel benchmark su due anni fa (febbraio 2019-gennaio 2020). Si tratta di un comparto che, complice la pandemia, ha costretto la maggior parte degli italiani a passare maggiore tempo in casa e a un utilizzo più frequente dei canali digitali per gli acquisti. Quanto ai canali di vendita, il travel si conferma quello più in sofferenza con -36,6% nel mese, mentre lo shopping di prossimità (aree periferiche delle metropoli e cittadine di provincia) rimane la destinazione preferita dai consumatori registrando un -12,9% nel mese. Trend negativo per i centri commerciali che chiudono gennaio a -33%, gli outlet -26,7% e le high street -30,9%.
Ma tanto c’è la ripresa, no? E i problemi sono solo i barconi, ragione sociale che però da un po’ di tempo non fa più presa. Tempo al tempo.
Monica Rizzi, Responsabile organizzativo federale Grande Nord