“Sarebbe l’ora delle responsabilita’ e dei mea culpa, invece prendiamo atto che si
continua sulle note della propaganda che hanno portato l’autonomia su un binario morto”. Il deputato veneto del Pd Diego Zardini, membro della commissione bicamerale per gli Affari regionali, stigmatizza la scelta del presidente della regione di “scaricare le proprie responsabilita’ su altri soggetti. Imparare dai propri errori e’ un umano segno di intelligenza. Constatiamo che nel giorno in cui il ministro
Boccia fa ripartire la trattativa sull’autonomia, Zaia farfuglia in diretta social di inadempienza dei governi Gentiloni e Conte”. “Al presidente regionale ricordo che la pre intesa firmata con l’onorevole Gianclaudio Bressa, sottosegretario del governo Gentiloni – aggiunge -, e’ finora l’unico atto formale depositato e che avvia il processo di autonomia regionale.
Quella firma risale alle 12.30 del 28 febbraio 2018, a pochi giorni dalle elezioni che hanno portato all’uscita del governo Gentiloni e al successivo insediamento del primo governo Conte”.
“Visto che oggi la trattativa riparte, e’ palese quanto sia stata responsabilita’ della Lega e di Salvini nel bloccare l’intesa per non perdere 4 milioni di voti nel Mezzogiorno – conclude -. Ora, ci aspetteremmo dal presidente del Veneto un comportamento maturo, da adulto, di chi sa di avere un’opportunita’ davvero grande e altrettanta responsabilita’”.