di MARIO DI MAIO – Disgraziatamente la politica vaticana e’ tutt’ altro che estranea allo spaventoso incremento dell’ invasione illegale extracomunitaria , resa ancora più’ preoccupante dalla massiccia maggioranza di musulmani e dal conseguente rischio di ” importare” terroristi.
Sicuramente ” pesano” le prediche in materia di papa Bergoglio , ma ” el difeto se nel manego”, e precisamente nello stravolgimento delle politiche della Chiesa provocato fin dal 1965 dal Concilio Vaticano II.
A causa di ciò’ papa Wojtila e’ stato costretto a chiedere scusa per le Crociate che pure erano state lanciate anche da Chi e’ stato successivamente santificato.
Di conseguenza e’ passato il principio che gli islamici non solo non vanno combattuti, ma sono anzi i benvenuti perche’ il dialogo con loro ci “arricchisce”. Ovviamente mutamento cosi’ radicale non poteva non avere conseguenze anche sulle politiche dell’ Italia che oggi non si limita ad accogliere i clandestini ma ormai li preleva direttamente in Nordafrica e pretende anche di ” esportarli” negli altri Paesi europei, chiedendo addirittura all’ U.E. sanzioni contro chi non ci sta,come l’Ungheria, Paese tra l’altro cattolico.
Prima o dopo il Vaticano verrà’ corretto da chi di competenza ma a correggere l’Italia dobbiamo pensarci noi. L’imperativo e’ mettere il PD in condizioni di non nuocere oltre e su questo punto coinvolgere anche i pentastellati.