di MARCELLO RICCI – La Padania per essere libera è in attesa di tempi migliori anche se palpiti di libertà si avvertono particolarmente in Lombardia e Veneto in attesa, dopo il referendum, di minore sudditanza da Roma. Ma niente secessione. In Italia, anche Sicilia, Sardegna e Alto Adige mormorano istanze indipendentiste, ma con flebilissima voce, dato che rinunciare alle ‘pagone ’ percepite non molto loro conviene. L’assurdità è nel fatto che le dette pagone , sono pagate da Roma che essendo ladrona le finanzia con l’ampio residuo fiscale di Veneto e Lombardia. Tutto sul modello Ue, dove l’Italia versa 20 miliardi, per averne indietro molto meno. Per no essere smentiti ecco quanto afferma Oettinger:: “ nel 2016, infatti, l’Italia ha contribuito al bilancio comunitario per quasi 14 miliardi di euro, per l’esattezza 13,939. In cambio il nostro Paese ha ricevuto 11,59 miliardi di fondi europei. Di questi il 44,07%, pari a poco più di cinque miliardi, è stato destinato all’agricoltura (la media Ue è del 46%), il 39% alle politiche regionali di coesione (a fronte di una media Ue del 32%), l’11,6% ai settori di ricerca e sviluppo (in linea con gli altri Paesi Ue), il 2,32 % alle politiche di cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia e una cifra analoga per l’amministrazione. La differenza tra i quasi 14 miliardi versati e gli 11 e mezzo tornati sotto forma di fondi si avvicina dunque ai 3 miliardi indicati dal commissario europeo. Nella fattispecie del 2016 siamo addirittura più vicini ai 2 miliardi e mezzo. “
Bruxelles ladrona come Roma, considera l’ Italia colonia esattamente come Roma la Padania. Attualmente l’invasione di africani distrae l’attenzione e i Padani si trovano nella tristissima condizione di trovarsi con un secondo fronte aperto, stante il rigurgito di africani in cerca di mantenimento.
Africa , un continente con 54 stati, moltissimi in equilibrio sociale ed economico. Alcune vivono guerriglie tribali ed in altre lo sfruttamento coloniale delle multinazionali inglesi, americane e francesi giova dei disordini interni che in sede internazionale hanno il marchio di “ guerre”. I patrioti indigeni non si rifugiano in uno dei 54 stati del loro continente, ma vengono in Italia. Solo un pirla può credere che tutti siano in guerra! Con la scusante del disagio bellico vengono a devastare l’Italia che di problemi è di per se colma
La lotta per l’indipendenza della Padania subisce un rallentamento, essendo diventato prioritario contrastare l’accoglienza degli invasori che gode della complicità anche del Vaticano. La pedofilia presente ed emergente nel clero consente di presumere ehe in alcuni ambianti multo interessati ai remunerativi centri di accoglienza sia possibile una non caritatevole simpatia per i minori non accompagnati.
Una grande confusione , un groviglio di problemi. L’indipendenza della Padania è ferma, dal momento che, come quando un grande evento letale devasta un carcere, guardie e detenuti dimentichi dei rispettivi ruoli, devono unirsi per la reciproca salvezza.